A review by carmenna
The Tell-Tale Brain: A Neuroscientist's Quest for What Makes Us Human by V.S. Ramachandran

5.0

L'uomo che credeva di essere morto è un interessantissimo saggio scritto dal neuroscienziato indiano Vilayanur Ramachandran.
Il titolo italiano si riferisce ad uno degli ultimi casi trattati, in realtà secondo me nemmeno il più interessante, ma sicuramente nella nostra lingua più accattivante della traduzione del titolo originale, The tell-tale brain, pressappoco "Il cervello rivelatore".

Gli argomenti trattati sono numerosi e vari, quali gli arti fantasma, la visione, il linguaggio, l'introspezione e sindromi che potrebbero sembrare a prima vista "bizzarre", come quella che dà il titolo al libro.
In particolare ho trovato molto interessanti i capitoli riguardanti l'autismo con l'intrigante teoria sui neuroni specchio, e quello sulla sinestesia, cioè la capacità di alcune persone di percepire colori nelle lettere o nei numeri.
Ancora, ho scoperto varie connessioni tra l'arte, l'estetica e il cervello, a cui ammetto di non aver mai pensato prima.
L'Introduzione al libro, in cui l'autore parla dell'essere umano come di un "fenomeno assolutamente unico e meravigliosamente nuovo nell'universo", è quasi commovente.

Lo stile è molto chiaro e asciutto (ahimè, qualche volta autocelebrativo), e lo scienziato tratta di esperimenti, aneddoti ed esperienze vissuti in prima persona, quindi di argomenti che conosce bene e di teorie di cui può illustrare lucidamente le ragioni.

Il libro è corredato da numerose illustrazioni e foto che aiutano a comprendere meglio il testo, nonché da un Glossario molto curato e utile.

http://iltesorodicarta.blogspot.it/2016/08/luomo-che-credeva-di-essere-morto.html