A review by bibliorobi_
Una stanza piena di gente by Daniel Keyes

4.0

Nel 1977, William “Billy” Milligan viene arrestato con l’accusa di aver violentato e rapinato tre giovani donne nei pressi di un campus universitario. Non ci sono dubbi sull’identità del criminale, è stato lui. Ma “lui” chi è? Durante la perizia psichiatrica richiesta dagli avvocati emerge una verità sconcertante: Billy soffre di disturbo dissociativo dell’identità, erroneamente conosciuto come “disturbo di personalità multiple”. Nel corpo di Billy, infatti, convivono ben ventitré personalità o, come vogliono essere definite loro, persone. Inizia così il meticoloso resoconto che Daniel Keyes ci fa degli incontri coi medici prima, e della vita di Billy poi.
Oltre al fascino macabro che il true crime può esercitare su chiunque di noi, oltre al preciso e mai voyeuristico racconto che Daniel Keyes ci fa, questo libro ci pone davanti a una serie di questioni spinose su cui riflettere. Può Billy essere considerato colpevole? Conosciamo davvero le malattie mentali? Possiamo e dobbiamo separare l’individuo dalla sua malattia? Il resoconto della vita di Billy spezza il cuore, il racconto delle violenze che una delle sue personalità ha inferto fa arrabbiare, lo stesso vale per il trattamento che i media e alcuni medici riservano a Billy. Ma allo stesso tempo tutto questo ci porta a chiederci: come avremmo reagito noi?

Una stanza piena di gente è un libro al quale non è facile smettere di pensare, anche diverso tempo dopo averlo letto. Daniel Keyes fa un lavoro eccelso nel riportare i fatti in modo obiettivo e delicato allo stesso. Una lettura secondo me necessaria per aprire la mente.