A review by dely_dd
Trilogia della città di K. by Ágota Kristóf

5.0

Non è un libro facile da recensire perché ciò che ci lascia sono sensazioni che penetrano sotto la pelle e che rimarranno con noi a lungo.
Il linguaggio, soprattutto nella prima parte, è essenziale ma riesce a comunicare al lettore sensazioni intense e di disagio. Questo non è dovuto agli avvenimenti (alcuni molto estremi) ma alla sensazione di solitudine e di mancanza che dai personaggi arriva direttamente al lettore. Mancanza di cosa? Di affetto, di speranza, di amicizia. Quasi tutti i personaggi sono cinici, emotivamente distaccati ed egoisti ma non sono persone malvagie. Il loro comportamento è di difesa, di protezione per ciò che li circonda, per ciò che hanno vissuto e per la realtà in cui sono obbligati a vivere. Ogni personaggio è chiuso in un proprio mondo da cui non riesce ad uscire e tramite le menzogne s'inventa una propria realtà che sfocia quasi nel patologico.
Non si conoscono i nomi dei protagonisti (li scopriamo solo nella seconda parte) e non si saprà mai dove e quando è ambientata la storia anche se è facilmente intuibile.
Capita spesso di leggere libri ben scritti, interessanti e profondi, ma è raro trovare libri che ti entrano nelle viscere lasciandoti completamente smarrito e scombussolato. Questo è uno di quei rari libri.