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natsilene 's review for:
We Should All Be Feminists
by Chimamanda Ngozi Adichie
C'è sempre più confusione attorno alla parola Femminismo ma come dice la Adichie la realtà e molto semplice, nonché facilmente travisabile. Il termine è quello che è perché semplicemente sono state le donne ad essere discriminate ed ingabbiate per secoli, se fossero stati gli uomini le vittime allora si chiamerebbe maschilismo.
Il femminismo non è e non è mai stato follia misandrica, la quale oggi indubbiamente esiste ma che non deve assolutamente essere confusa con un'ideologia che mira alla parità e all'eguaglianza dei sessi.
Il femminismo non si occupa della condizione delle donne e delle donne soltanto perché i problemi con il genere appartengono ad entrambi. La stessa mentalità che inquadra con forza e prepotenza le donne in un docile servilismo, ingabbia gli uomini in una spirale di deumanizzazione nonché brutale repressione delle loro possibili fragilità, costringendoli ad un'arroganza che sfocia troppo facilmente nell'aggressività ingiustificata, nell'ansia, persino nella bestialità.
Ogni essere umano andrebbe inquadrato secondo le proprie capacità, i propri talenti e conoscenze e non in rigidi schemi di ruoli a cui ci si aspetta che aderisca perché in mezzo alle gambe ha una cosa piuttosto che un'altra.
Tuttavia il discorso non è al riparo da alcune pesanti distorsioni ad esempio l'affermazione che la vita di una donna è scandita dall'imposizione da parte dell'ambiente di schemi comportamentali a cui deve attenersi per non minacciare gli uomini, per attirarli e "sistemarsi" (qualsiasi cosa si intenda con questo verbo) mentre gli uomini non sono inquadrati in schemi comportamentali di questo o di altro tipo. Beh, tutti i costrutti mentali sul trovarsi un ottimo lavoro di prestigio, l'essere SEMPRE spavaldi e sicuri di se, essere dominanti e tutte queste sovrastrutture non si possono ignorare, ci dicono fin da piccoli che i generi devono controbilanciarsi, uno deve essere docile e servile, l'altro forte e protettivo.
Ma nonostante le imprecisioni il discorso della Adieche è troppo importante per non attribuirgli il carattere di un manifesto di equilibrio e giustizia di cui noi tutti abbiamo sempre avuto un gran bisogno.
Il femminismo non è e non è mai stato follia misandrica, la quale oggi indubbiamente esiste ma che non deve assolutamente essere confusa con un'ideologia che mira alla parità e all'eguaglianza dei sessi.
Il femminismo non si occupa della condizione delle donne e delle donne soltanto perché i problemi con il genere appartengono ad entrambi. La stessa mentalità che inquadra con forza e prepotenza le donne in un docile servilismo, ingabbia gli uomini in una spirale di deumanizzazione nonché brutale repressione delle loro possibili fragilità, costringendoli ad un'arroganza che sfocia troppo facilmente nell'aggressività ingiustificata, nell'ansia, persino nella bestialità.
Ogni essere umano andrebbe inquadrato secondo le proprie capacità, i propri talenti e conoscenze e non in rigidi schemi di ruoli a cui ci si aspetta che aderisca perché in mezzo alle gambe ha una cosa piuttosto che un'altra.
Tuttavia il discorso non è al riparo da alcune pesanti distorsioni ad esempio l'affermazione che la vita di una donna è scandita dall'imposizione da parte dell'ambiente di schemi comportamentali a cui deve attenersi per non minacciare gli uomini, per attirarli e "sistemarsi" (qualsiasi cosa si intenda con questo verbo) mentre gli uomini non sono inquadrati in schemi comportamentali di questo o di altro tipo. Beh, tutti i costrutti mentali sul trovarsi un ottimo lavoro di prestigio, l'essere SEMPRE spavaldi e sicuri di se, essere dominanti e tutte queste sovrastrutture non si possono ignorare, ci dicono fin da piccoli che i generi devono controbilanciarsi, uno deve essere docile e servile, l'altro forte e protettivo.
Ma nonostante le imprecisioni il discorso della Adieche è troppo importante per non attribuirgli il carattere di un manifesto di equilibrio e giustizia di cui noi tutti abbiamo sempre avuto un gran bisogno.