A review by insomniacsun
Sharp Objects by Gillian Flynn

dark mysterious tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot

4.0

Questo libro ha fatto la muffa nella mia TBR da quando ci è entrato anni fa dopo aver divorato Gone girl. Forse è perchè sono sempre stata una persona che digerisce i suoi libri lentamente, e l'ultimo libro della Flynn mi ha lasciato sazia per un bel po'. Dopo Sharp objects, posso dire che la fame di psychological thrillers si è placata nuovamente, ma non tolgo il fatto che continuo a leccarmi le dita per il pasto da 3 stelle michelin. Complimenti allo chef. 
Tornando a noi. 

Gillian Flynn continua a darmi gioie con protagoniste malsane circondate da persone altrettanto tossiche e non è da poco riuscire nell'impresa, soprattutto considerando il surplus degli ultimi anni di "morally gray female characters" che molto spesso di gray hanno ben poco, e ancora meno carattere. Camille è una protagonista antipatica e insicura, vittima di una comunità altrettanto insopportabile, ma seguirla lungo questa vicenda è stato un piacere: le descrizioni crude e inappropriate riflettono perfettamente il modo in cui Camille è stata cresciuta e inquadrano a dovere la mentalità del resto del cast.

Il fattore thriller sembrerà più debole rispetto ad altri libri in quanto, più che incentrarsi sul non sapere chi sia l'assassino, si cela più nella suspense di vedere come la protagonista scoprirà del colpevole del crimine: nonostante la prima persona, Camille è pur sempre una protagonista non affidabile, il che rende l'attesa molto più intrigante.
Dopotutto, l'ambientazione è incentrata in una piccola cittadina del Missouri e lo spazio per immensi colpi di scena non c'era. Anzi, il senso di claustrofobia permea attraverso le pagine, facendoci passare per le solite strade, incrociando sempre le solite persone, in un girotondo perpetuo.

Considerando l'anno di pubblicazione, è un vero toccasana vedere questo twist della dinamica uomo-donna tipico dei thriller. Ho adorato come la psicologia e le dinamiche femminili abbiano dominato giustamente la storia: tra i gossip differenti nei vari circoli, alla gerarchia e popolarità scolastica, ai tumultuosi rapporti madre-figlia. A quest'ultimo aspetto la Flynn dedica particolare attenzione con frasi memorabili, la cui presenza nei social è consolidata da anni. Chapeau.

Detto questo, si nota come questo sia stato il debutto dell'autrice, per alcune ripetizioni un po' pesanti, ma particolarmente per la conclusione un po' troppo sbrigativa: invece di narrarla attraverso i ricordi di Camille, avrei preferito vivere la situazione al momento. 
Inoltre, ho trovato alcune frasi dell'epilogo un po' goffe,
riguardanti l'abuso delle due sorelle fosse stato riflesso in modo diverso, una internamente e l'altra esternamente
quando un minimo velo introspettivo avrebbe aiutato.

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