A review by chozzo
Pietroburgo by Andrei Bely

5.0

"Incombevano strane giornate nebbiose: passava il velenoso ottobre; la polvere volava per la città in bruni vortici; e docilmente si posava sulla terra la porpora frusciante, per turbinare e rincorrersi ai piedi degli uomini, e per sussurrare, intrecciando di foglie le proprie giallo-rosse distese di parole.
Tali erano quei giorni. Ti sei avventurato di notte negli spazi deserti dei sobborghi, per udire una "U" persistente e molesta? Uuuu-uuuu-uuu: così risonava lo spazio; ed era poi un suono? Il suono di qualche altro mondo; eppure raggiungeva una rara forza e chiarezza; uuuu-uuuu-uuu: echeggiava sordamente nelle campagne dei sobborghi di Mosca, Pietroburgo, Saratov: ma non era la sirena delle fabbriche a sibilare, non c'era vento; e tacevano i cani.
Hai udito codesta canzone ottobrina dell'anno millenovecentocinque?"