A review by pino_sabatelli
Dora Bruder by Patrick Modiano

2.0

All’inizio degli anni novanta, Modiano si imbatte per caso in un annuncio pubblicato “su un vecchio numero di Paris-Soir del 31 dicembre 1941” in cui si cercava “una ragazza di 15 anni, Dora Bruder” e si chiedeva di “inviare eventuali informazioni ai coniugi Bruder, boulevard Ornano 41, Parigi”. Modiano conosce bene quel quartiere, cui lo legano molti ricordi, e per questo decide di intraprendere un duplice viaggio: il primo alla ricerca delle tracce lasciate da Dora e dalla sua famiglia; il secondo, più intimo e personale, alla ricerca di frammenti del proprio passato.
Non c’è niente che lo leghi alla ragazza e ai suoi genitori, “persone che si lasciano dietro poche tracce. […] Ciò che sappiamo di loro si riassume spesso in un semplice indirizzo. E questa precisione topografica contrasta con quanto ignoreremo per sempre della loro vita… [il corsivo è mio] con quel vuoto, con quel grumo di ignoto e di silenzio” (tenete a mente questa frase, perché è un elemento portante e ricorrente nell’opera del Nostro). Modiano sembra consapevole del fatto che, con i pochi dati a disposizione, non potrà restituire al lettore che un bozzetto appena accennato della vita dei Bruder su cui, peraltro, incombe il campo di sterminio: apprendiamo infatti che Dora e suo padre sono “nell’elenco di coloro che facevano parte del convoglio del 18 settembre 1942 per Auschwitz” mentre la madre li seguirà con quello “dell’11 febbraio 1943, cinque mesi dopo”.
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