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laefe 's review for:
Tutti i racconti
by Roald Dahl
Tutti noi conosciamo Roald Dahl come scrittore di libri per ragazzi (forse LO scrittore), ma in realtà era un grande scrittore in senso più lato, capace di tirar fuori un capolavoro parlando di un grande gigante gentile, ma anche di due soldati che parlano in un bar della causalità con cui sul campo si uccidano determinate persone invece che altre.
In questo volume sono raccolte tutte (o quasi) le antologie dei suoi racconti brevi, ed é qui più che nei classici che conosciamo, troviamo tracce di Roald Dahl come persona: aviatore durante la WWII, padre di famiglia sfortunato, viaggiatore, sceneggiatore, e vero inglese dallo humor nero. Fra queste pagine troverete soprattutto storie grottesche, con personaggi per niente positivi con cui però è inevitabile non empatizzare, storie di guerra, probabilmente autobiografiche, e dove una in particolare mi ha ricordato una scena del film "Porco Rosso" (e Wikipedia mi conferma che Miyazaki si è ispirato proprio a quel racconto!), e poi ancora storie scritte per Playboy, dove troviamo lo zio Oswald, lo sciupafemmine che avrà poi un romanzo tutto suo, e un racconto che praticamente anticipa "Profumo" di Süskind.
Sono racconti tutti diversi, brillanti, divertenti e terribili allo stesso tempo, alcuni assolutamente indimenticabili, con finali che riescono sempre a spiazzare.
In questo volume sono raccolte tutte (o quasi) le antologie dei suoi racconti brevi, ed é qui più che nei classici che conosciamo, troviamo tracce di Roald Dahl come persona: aviatore durante la WWII, padre di famiglia sfortunato, viaggiatore, sceneggiatore, e vero inglese dallo humor nero. Fra queste pagine troverete soprattutto storie grottesche, con personaggi per niente positivi con cui però è inevitabile non empatizzare, storie di guerra, probabilmente autobiografiche, e dove una in particolare mi ha ricordato una scena del film "Porco Rosso" (e Wikipedia mi conferma che Miyazaki si è ispirato proprio a quel racconto!), e poi ancora storie scritte per Playboy, dove troviamo lo zio Oswald, lo sciupafemmine che avrà poi un romanzo tutto suo, e un racconto che praticamente anticipa "Profumo" di Süskind.
Sono racconti tutti diversi, brillanti, divertenti e terribili allo stesso tempo, alcuni assolutamente indimenticabili, con finali che riescono sempre a spiazzare.