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aphs 's review for:

3.0

« Lettore, è tempo che la tua sballottata navigazione trovi un approdo. »

Calvino stesso asserisce che questo romanzo è sul piacere della lettura e sinceramente non mi sento di dissentire. Ma magari trattasse solo di questo!
E' un libro sulla lettura a trecentosessanta gradi. E' un libro sull'editoria e sul mondo contorto che ne consegue. E' un libro che mi fa gioire del fatto che ora esistano i computer ed è difficile perdere un romanzo.
Sinceramente? Calvino non si smentisce mai. Ma iniziare dieci romanzi diversi, senza poterne portare uno a termine è stato frustante. Cambiava genere, trama, traccia. Un delirio di scrittura! E' come se io prendessi tutti i miei mirabolanti scritti e li unissi in un susseguirsi di vicende assurde ed astratte - del resto, è questo ciò che Calvino fa.
Mentre lo terminavo pensavo che la Lettrice fosse una specie di Mary Sue. Adesso che ci rifletto con freddezza - e a stomaco pieno - capisco che invece non era la Lettrice l'oggetto di cui desiderava parlare il caro Italo... Ma la Lettura, anch'essa donna, anch'essa controversa ed affamata. Se fondo Lettrice e Lettura capisco l'intendo di Calvino, se fossi stata superficiale avrei odiato profondamente la devozione degli scrittori per la donna. Ma si sa: la lettura è donna!