A review by jsuispoesie
Il giovane Holden by J.D. Salinger

medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

2.0

Lessi questo libro per la prima volta a 17 anni e lo odiai, ma non abbastanza da dargli una stella. Decisa a cambiare idea su uno dei romanzi più famosi nel panorama contemporaneo, 9 anni dopo la prima lettura ho deciso di dare una seconda opportunità a Holden Caulfield, ma la verità è che mi trovo a riconfermare le due stelle iniziali.

Il punto è: adesso l'ho capito. Se a 17 anni Holden mi sembrava solo un ragazzo disagiato e lamentoso, a quasi 26 anni capisco cosa stava passando, davvero, ma questo non toglie il fatto che Holden sia un ragazzino disagiato e lamentoso. 

Questo libro riesce a entrare perfettamente nella testa di un adolescente, al punto che diventa fastidioso. Il protagonista è in caduta libera: non più bambino, non ancora adulto, gira per la città con il solo desiderio di non rimanere da solo con i suoi pensieri, visitando musei, bar, hotel, chiamando amici, professori e odiando tutto e tutti. La cosa più fastidiosa di Holden è il fatto che si crede meglio di tutti. Dà a tutti dell'ipocrita quando nell'ipocrisia ci sguazza, fa finti discorsi profondi solo per saltare da un argomento all'altro senza seguire un filo logico. 

Se dovessi descrivere Holden Caulfield lo farei usando la clip dove Hogarth de Il gigante di ferro prima si atteggia da uomo vissuto e poi diventa iperattivo per un caffè.

Insomma, sono felice di averlo letto, perché almeno ora posso giudicarlo con cognizione di causa, ma il libro non mi è piaciuto, nemmeno questa volta.


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