A review by alxx251
Il libro di Joan by Lidia Yuknavitch

3.0

Anno 2049, la Terra è distrutta e ormai rimasta un'infertile palla di fango disabitata, le cui ultime risorse vengono drenate tramite le Corde Celesti da CIEL, una nuova comunità creata sopra il pianeta terrestre. Le persone che si sono trasferite su CIEL appartengono alla classe agiata, ma hanno perso qualsiasi tipo di caratteristica sessuale, i corpi freddi e grigiastri, senza pelle, peli e sudorazione. L'unica cosa che li caratterizza sono gli innesti, storie che possono essere attaccate al corpo come forme d'arte e anche di potere. A comandare CIEL è infatti Jean de Men, un grande creatore di innesti, che ha quindi preso il potere grazie a una sorta di propaganda maschilista tramite gli innesti.
Maestra di innesti è anche Christine, una delle due protagoniste che animano il libro. Nata sulla Terra, attende la sua morte al 50esimo anno di età su CIEL, dato che la vita è regolata e limitata dalle risorse disponibili, e vorrebbe lasciare un segno della propria esistenza. Mai abituatasi alla vita eterea di CIEL e all'autorità di Jean de Men, vive con il mito di Joan, una donna, forse morta, che ha combattuto contro il despota Jean de Men. La dicotomia tra Joan di Fango e Jean de Men è molteplice. Non solo il sesso li distingue, ma anche l'appellativo del Fango e de Men definiscono il legame tra Joan e la Terra, intesa come la natura, le forze che animano il mondo, e quello di Jean, un puro egocentrismo e innalzamento degli uomini sopra il pianeta abitato. Joan è dipinta dalla propaganda come un'ecoterrorista che ha distrutto la Terra e per questo è stata condannata al rogo.
Ma Joan è in realtà ancora viva e sulla Terra, insieme all'amica Leone cerca di sopravvivere e sabotare CIEL distruggendo le Corde Celesti, ma senza in realtà un vero piano.
Le storie di Joan e di Christine scorrono parallele fino a convergere nel finale un po' confuso, in cui CIEL viene distrutta, grazie però soprattutto all'intervento di personaggi secondari come la ribelle Nyx.
Il romanzo si distingue quindi tra i distopici per il taglio femminista e l'atmosfera visceralmente legata alla terra, il fango, l'anima nascosta del pianeta, che gli conferiscono un taglio ambientalista.
Manca però una spiegazione più chiara di alcune dinamiche: mentre certi aspetti di CIEL sono ben illustrati all'inizio (i corpi, le risorse limitate, le stanze punitive etc.), non sono chiari poi certi concetti cardine della narrazione (generine, kinema, protei etc.).
Nonostante ciò Il libro di Joan lascia certamente il segno, per la sua distopia intrisa di femminismo, di erotismo e di forze viscerali naturali.