A review by susytore
Novecento. Un monologo by Alessandro Baricco

5.0

"Tutto quel mondo. Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n'è. Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla..."

Sono di recente risalita sul Virginian ed è come sempre un'emozione, in particolare quando si affronta il monologo finale. Questa volta rileggerlo mi ha fatto ripensare a una frase di Antonio Tabucchi, in riferimento a Marilyn Monroe e Sylvia Plath "Questo è il grande problema di coloro che sentono troppo e capiscono troppo: che potremmo essere tante cose, ma la vita è una sola e ci obbliga ad essere solo una cosa..." Per come ce lo ha dipinto Baricco, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento non era di certo privo di sensibilità e intelligenza. Da quel terzo gradino della scaletta del Virginian deve essersele sentite piombare addosso tutte, quelle mille possibilità dell'esistenza. Poi la voglia di scendere, la paura di farlo, i desideri che strappano l'anima. Bisognava trovare il modo di "disarmare l'infelicitá". Con il suo lavoro di cesello ci è riuscito, racchiudendo l'infinito di ogni suo desiderio in un solo attimo assaporato fino in fondo: è riuscito a suonare tutta la sua musica in una sola nota di un istante.