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A review by mamely
Zazie nel metró by Raymond Queneau
3.0
Dissacrante, irriverente, ironico e decisamente divertente! Le avventure di una bimbetta che, scaricata dalla madre allo zio, passa un indimenticabile weekend parigino. L'ho chiamata bimbetta, ma Zazie è avanti a tutti, con la sua schiettezza e incazzatura perenne non si fa certo abbindolare dalle apparenze, anzi è già un'abile manipolatrice di esseri umani. Con una sgangherata ed eterogenea compagnia di personaggi, che sembrano ma non sono o sono ma non sembrano, passerà due giorni così intensi che quando finiranno e verrà riconsegnata alla madre si considererà invecchiata!
Parte del leone la fa comunque, in questo libro, il linguaggio. Un linguaggio così sperimentale e divertente, che si crea in corso di scrittura e che purtroppo non merita di essere letto tradotto in una lingua che non è fatta per i giochi di parole. Ma va bene lo stesso, perché ugualmente si può godere di questo bel romanzo in apparenza così spensierato e superficiale che riesce invece a parlare di tutto, anche di questioni spinose come omosessualità e pedofilia con una leggerezza che non toglie nulla alla serietà dei temi trattati. Non per niente stiamo parlando di un maestro della scrittura. Da leggere con animo spensierato!
Parte del leone la fa comunque, in questo libro, il linguaggio. Un linguaggio così sperimentale e divertente, che si crea in corso di scrittura e che purtroppo non merita di essere letto tradotto in una lingua che non è fatta per i giochi di parole. Ma va bene lo stesso, perché ugualmente si può godere di questo bel romanzo in apparenza così spensierato e superficiale che riesce invece a parlare di tutto, anche di questioni spinose come omosessualità e pedofilia con una leggerezza che non toglie nulla alla serietà dei temi trattati. Non per niente stiamo parlando di un maestro della scrittura. Da leggere con animo spensierato!