A review by uraniaexlibris
Il fu Mattia Pascal by Luigi Pirandello

adventurous dark emotional hopeful tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Immaginate di leggere sul giornale la vostra morte. Sì, avete capito bene. Con tanto di articolo, ritrovamento del corpo e riconoscimento della salma. A quanto pare, vi siete tolti la vita, scrivono. Il peso della vita non riuscivate più a reggerlo. E così, siete stato seppellito con un bel funerale. E vostra moglie? Beh, vostra moglie si consolerà.

Per voi adesso è il momento di partire, fare i nuovi incontri. Non dovete più niente a nessuno. Nessuno vi cercherà.

Così succede a Mattia Pascal che approfitta della situazione per scappare da tutto e da tutti. Divenuto Adriano Meis, va a Roma dove intreccia svariate relazioni. Ma a un certo punto vuole tornare a casa per togliersi dei sassolini dalle scarpe per poi rimanere intrappolato in una situazione da cui può uscire solo continuando a dichiararsi morto. Ad Adriano Meis non resta che ricominciare da capo, ma prima un ultimo incontro sarà fondamentale per chiudere con il suo passato.

Questo espediente del doppio apre la stagione dell'umorismo pirandelliano. Si vede che Pirandello è nato a cavallo tra XIX e XX secolo, infatti l'ho apprezzato moltissimo rispetto a Bassani e di certo non appartiene al Novecento maturo di esso. Come Alessandro Manzoni, Gabriele d'Annunzio, Giacomo Leopardi, anche Luigi Pirandello sintetizza in sé due epoche letterarie e due periodi storici. Si intravede nel Fu Mattia Pascal un gusto ottocentesco cosa che ho apprezzato tantissimo.