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A review by pino_sabatelli
Evgenij Onegin by Alexander Pushkin
5.0
Se c’è un’opera che andrebbe letta in originale, questa è l’Onegin. La sua struttura di romanzo in versi, infatti, rappresenta un’aporia per il traduttore che, qualunque scelta faccia, dovrà confrontarsi con una certa quota di fallimento. C’è chi, come Nabokov, nella sua traduzione inglese, di fronte alla scelta tra “rima e ragione” ha “scelto la ragione”, sacrificando tutto “alla fedeltà della traduzione […]: eleganza, eufonia, chiarezza, buon gusto, uso moderno della lingua e persino grammatica”[1], con il risultato di produrre un’opera di quattro volumi e oltre duemila pagine (per tre quarti di “note abbondanti e pedanti che per la loro mole superano di gran lunga il testo del poema” – a cui è riservata una piccola parte del primo volume)...
La recensione completa su: https://www.ifioridelpeggio.com/evgenij-onegin-di-aleksandr-puskin/
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