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purplebass 's review for:
Big Rock
by Lauren Blakely
4.25 stars
Ho iniziato questo libro per caso (come al solito di recente) e sono rimasta particolarmente sorpresa quando ho visto che c'era solo il POV del protagonista, Spencer Holiday. Niente da dire su questo punto, Spencer è stato fin dall'inizio molto divertente e non si è perso in chiacchiere inutili, anzi. La storia viene subito messa in moto dalla sua brillante idea di fingere il fidanzamento con la sua migliore amica e partner in affari Charlotte. E' stato un bene che non ci fosse anche il suo punto di vista perché spesso queste tipo di trame (fake engagement e friends to lovers) diventano noiose a causa della ripetizione dei pensieri di rado diversi dei protagonisti.
Spencer è bello, superdotato (ma guarda un po') ed è anche proprietario di un bar, The Lucky Spot. Dato che fa parte di una classe sociale agiata, ha la fortuna di incontrare varie donne più o meno famose di New York. Inutile dirvi che il suo scopo è semplicemente avere una storia di una notte con tutte le tipe che incontra, quindi quando propone alla sua amica di essere la sua finta fidanzata per una settimana per fare sì che il padre possa vendere la sua gioielleria famosa, Spencer deve tentare di restare celibe. Anche perché va bene che la sua migliore amica è la sua finta fidanzata, ma non pensa neanche lontanamente che possa accadere qualcosa tra di loro. Ovviamente, si sbaglia di grosso.
Charlotte è la partner in affari di Spencer e sua amica da tantissimi anni. Attraverso ciò che ci dice Spencer di lei, non è mai scattato nulla tra di loro in tutti quegli anni di conoscenza, anzi, sarebbe strano se accadesse. Sia Charlotte che Spencer sono abituati all'idea di essere migliori amici e basta, ma quando il fidanzato della ragazza non smette di perseguitarla, trova geniale il finto fidanzamento.
La storia si dipana in qualche giorno. Per quanto io non ami questo tipo di velocità d'azione e d'innamoramento, in questo caso ci sta. I due protagonisti sono amici da lungo tempo, ma vuoi perché Spencer è sempre stato un playboy, vuoi perché non volevano rovinare la loro bella amicizia, non hanno mai pensato lontanamente di stare insieme in quel senso. Quei pochi giorni in cui dovranno fingere di essere innamorati faranno capire a entrambi che forse si amavano già da tempo, anche perché hanno avuto modo di conoscersi bene, mancava solo rendere la cosa ufficiale. Certo, è un po' cliché come cosa, però vabbè. Nel caso lui l'avesse scelta a random come in altre serie da me lette, secondo me sarebbe stato poco credibile, ma qui è passabile.
La ragione per cui ho dato quello 0,25 in più è che il libro mi è piaciuto, certo, ma non è stato niente di eccezionale. E' stato leggero, piacevole, ma niente che ricorderò di sicuro a breve. La storia è super semplice e scorrevole, quindi lo consiglio a chi vuole un libro poco impegnativo da leggere.
Ho iniziato questo libro per caso (come al solito di recente) e sono rimasta particolarmente sorpresa quando ho visto che c'era solo il POV del protagonista, Spencer Holiday. Niente da dire su questo punto, Spencer è stato fin dall'inizio molto divertente e non si è perso in chiacchiere inutili, anzi. La storia viene subito messa in moto dalla sua brillante idea di fingere il fidanzamento con la sua migliore amica e partner in affari Charlotte. E' stato un bene che non ci fosse anche il suo punto di vista perché spesso queste tipo di trame (fake engagement e friends to lovers) diventano noiose a causa della ripetizione dei pensieri di rado diversi dei protagonisti.
Spencer è bello, superdotato (ma guarda un po') ed è anche proprietario di un bar, The Lucky Spot. Dato che fa parte di una classe sociale agiata, ha la fortuna di incontrare varie donne più o meno famose di New York. Inutile dirvi che il suo scopo è semplicemente avere una storia di una notte con tutte le tipe che incontra, quindi quando propone alla sua amica di essere la sua finta fidanzata per una settimana per fare sì che il padre possa vendere la sua gioielleria famosa, Spencer deve tentare di restare celibe. Anche perché va bene che la sua migliore amica è la sua finta fidanzata, ma non pensa neanche lontanamente che possa accadere qualcosa tra di loro. Ovviamente, si sbaglia di grosso.
Charlotte è la partner in affari di Spencer e sua amica da tantissimi anni. Attraverso ciò che ci dice Spencer di lei, non è mai scattato nulla tra di loro in tutti quegli anni di conoscenza, anzi, sarebbe strano se accadesse. Sia Charlotte che Spencer sono abituati all'idea di essere migliori amici e basta, ma quando il fidanzato della ragazza non smette di perseguitarla, trova geniale il finto fidanzamento.
La storia si dipana in qualche giorno. Per quanto io non ami questo tipo di velocità d'azione e d'innamoramento, in questo caso ci sta. I due protagonisti sono amici da lungo tempo, ma vuoi perché Spencer è sempre stato un playboy, vuoi perché non volevano rovinare la loro bella amicizia, non hanno mai pensato lontanamente di stare insieme in quel senso. Quei pochi giorni in cui dovranno fingere di essere innamorati faranno capire a entrambi che forse si amavano già da tempo, anche perché hanno avuto modo di conoscersi bene, mancava solo rendere la cosa ufficiale. Certo, è un po' cliché come cosa, però vabbè. Nel caso lui l'avesse scelta a random come in altre serie da me lette, secondo me sarebbe stato poco credibile, ma qui è passabile.
La ragione per cui ho dato quello 0,25 in più è che il libro mi è piaciuto, certo, ma non è stato niente di eccezionale. E' stato leggero, piacevole, ma niente che ricorderò di sicuro a breve. La storia è super semplice e scorrevole, quindi lo consiglio a chi vuole un libro poco impegnativo da leggere.