A review by dennyb1
Dolores Claiborne by Stephen King

5.0

Dopo aver letto L’ombra dello scorpione (capolavoro, praticamente un trattato di sociologia), 22/11/63 (uno dei libri più belli sul viaggio nel tempo), It (nonostante sia troppo lungo, il primo capitolo resta una delle cose più terrificanti mai lette) e Le notti di Salem (il libro sui vampiri più bello dopo Dracula di Stoker) è venuto il momento di dirlo: Stephen King è il mio più grande mea culpa letterario.

Dolores Claiborne è un monologo di 240 pagine.
Una sessantenne, vissuta sempre su una piccola isola nel Maine, si deve difendere dall’accusa di omicidio della ricca Vera Donovan per cui lavorava da decenni, e il suo racconto si intreccia con quello che è successo a suo marito durante una giornata di eclissi totale.
Un racconto dove ci si ritrova a ridere (i dispetti che Dolores e Vera si facevano l’un l’altra), a indignarsi (ciò che succede alla figlia minorenne) e a piangere per la tristissima rivelazione finale. Quant’è dura sopravvivere in questo mondo maledetto?È vero quello che scrive King: a volte si è costretti a essere una carogna.