A review by _ellisnoble_
Inés dell'anima mia by Isabel Allende, Margaret Sayers Peden

3.0

Isabel Allende è una delle mie scrittrici preferite e tornare a leggerla dopo tanto tempo è stata una gioia, soprattutto con questo libro che parla della nascita del suo Paese, il Cile, che ha fatto amare a tantissime persone attraverso i suoi romanzi. In particolare in questo libro parla di Inés Suarez, la fondatrice vera e propria, amante del conquistador Pedro De Valdivia, che al termine della vita racconta la propria versione, consapevole di come spesso la Storia tralasci l'esperienza femminile - e sono state numerose le donne a dare il proprio contributo, e molte volte questo passa sotto silenzio - e i dettagli più cruenti per evidenziare solo gli aspetti migliori: si parla molto del rapporto conflittuale con gli indios, un rapporto di stima reciproca che però non potrà mai essere sanato proprio perché sono due popoli che si contendono la stessa terra e tale conflitto generi una violenza senza fine dove a un certo punto non si capisce più chi reagisce e chi attacca per primo, di come la conquista sia motivata non tanto per ragioni religiose, quanto invece dal desiderio di fama e ricchezza, due desideri che attraevano chiunque nelle Americhe e che finivano per rovinare anche chi era partito con le migliori intenzioni... Insomma, un racconto molto diretto e sincero sull'era delle conquiste del Nuovo Mondo, interessante per chi come me non conosceva le vicende in particolar modo del Cile, raccontato dalla sua scrittrice più rappresentativa, il cui unico difetto è forse che per rispettare la forma di memoriale attraverso cui nella finzione la protagonista lo compone, si ha come l'impressione che il testo sia frutto di una prima stesura che avrebbe avuto bisogno di qualche revisione (molti eventi vengono anticipati, ci sono parecchie digressioni che interrompono la fluidità del racconto), ma ciò non toglie che leggere Isabel Allende sia sempre una buona idea.