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A review by ghillyam
Loveless by Alice Oseman
emotional
hopeful
lighthearted
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
2.75
Esattamente come per Radio Silence anche qui sono rimasta perplessa. Non è un brutto libro, è la classica teen story (rom)-com e a questo punto il mio problema è forse più con il genere che non con la scrittura della Oseman.
Il fatto è che trovo molto difficile affezionarmi ai personaggə, lə sento freddə. Eppure è strano perché sono persone queer, molto creative, divertenti... magari troppo? Non so, ho la percezione che Alice Oseman riesca a muoversi stando solo sugli estremi: "sono troppo socievole ed espansiva e guarda come sono cool" e "non parlate con me, io voglio rimanere a casa e mi sento una bambina". Non riesce a restare nel mezzo o, meglio, ci prova perché comunque ə personaggə hanno effettivamente sfaccettature diverse a distinguerlə ma io continuo a percepire la maniera troppo smaccata in cui con loro si vogliono sovvertire i canoni del genere. E in realtà questa cosa va bene, perché io credo si debba fare, però mi manca un pezzo.
Poi, boh, forse è il fatto che per le prime 200 pagine Georgia sia eccessivamente infantile ("non so fare amicizia" amore non sei all'asilo) (e lo dico da persona che in realtà ha vissuto e vive - a grandi linee - ciò che vive lei. Ma forse se avessi formalizzato i miei pensieri come qui viene fatto coi suoi mi sarei stata sul cazzo io stessa).
L'esperienza aroace descritta è 1 tipo di esperienza, forse la "classica" potremmo dire, e non essendoci molti libri che ne parlano si può accettare ma ci sono passaggi troppo troppo troppo didascalici - ci sono i saggi per quello.
Quindi, niente, un po' meglio di Radio Silence (se non altro per Jason e una ship piacevole) ma ancora quest'autrice non mi ha catturata.
Il fatto è che trovo molto difficile affezionarmi ai personaggə, lə sento freddə. Eppure è strano perché sono persone queer, molto creative, divertenti... magari troppo? Non so, ho la percezione che Alice Oseman riesca a muoversi stando solo sugli estremi: "sono troppo socievole ed espansiva e guarda come sono cool" e "non parlate con me, io voglio rimanere a casa e mi sento una bambina". Non riesce a restare nel mezzo o, meglio, ci prova perché comunque ə personaggə hanno effettivamente sfaccettature diverse a distinguerlə ma io continuo a percepire la maniera troppo smaccata in cui con loro si vogliono sovvertire i canoni del genere. E in realtà questa cosa va bene, perché io credo si debba fare, però mi manca un pezzo.
Poi, boh, forse è il fatto che per le prime 200 pagine Georgia sia eccessivamente infantile ("non so fare amicizia" amore non sei all'asilo) (e lo dico da persona che in realtà ha vissuto e vive - a grandi linee - ciò che vive lei. Ma forse se avessi formalizzato i miei pensieri come qui viene fatto coi suoi mi sarei stata sul cazzo io stessa).
L'esperienza aroace descritta è 1 tipo di esperienza, forse la "classica" potremmo dire, e non essendoci molti libri che ne parlano si può accettare ma ci sono passaggi troppo troppo troppo didascalici - ci sono i saggi per quello.
Quindi, niente, un po' meglio di Radio Silence (se non altro per Jason e una ship piacevole) ma ancora quest'autrice non mi ha catturata.