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drmaernardi 's review for:
Oliver Twist
by Bruno Amato, Charles Dickens
Leggere Oliver Twist è come viaggiare nel tempo. A parte il setting, anche la scrittura e il metodo narrativo sono così cambiati in questi 200 anni da rendere questa lettura affascinante in un modo tutto suo.
Si potrebbe criticare troppo il libro parlando del protagonista del tutto statico, della parabola della provvidenza, del narratore (quasi) onnisciente, del dialogo diretto con il lettore che è caduto d'uso, del bianco/nero quasi sempre senza redenzione, della "sdolcinatezza" eccessiva e così via, ma per quanto mi riguarda non sarebbe intellettualmente onesto. Leggere è un piacere anche perché ci porta nei panni d'altri. Non solo nei panni dei protagonisti delle storie che leggiamo, ma anche in quelli dei lettori del libro a cui era destinato in principio. Si crea in questo modo un dialogo davvero unico, più una conferenza che una conversazione, in cui Oliver Twist eccelle.
Si potrebbe criticare troppo il libro parlando del protagonista del tutto statico, della parabola della provvidenza, del narratore (quasi) onnisciente, del dialogo diretto con il lettore che è caduto d'uso, del bianco/nero quasi sempre senza redenzione, della "sdolcinatezza" eccessiva e così via, ma per quanto mi riguarda non sarebbe intellettualmente onesto. Leggere è un piacere anche perché ci porta nei panni d'altri. Non solo nei panni dei protagonisti delle storie che leggiamo, ma anche in quelli dei lettori del libro a cui era destinato in principio. Si crea in questo modo un dialogo davvero unico, più una conferenza che una conversazione, in cui Oliver Twist eccelle.