A review by pino_sabatelli
I diabolici by Thomas Narcejac, Pierre Boileau

4.0

Un libro davvero molto bello: essenziale, tagliente, secco, dalla struttura nitida e perfetta, Diaboliciche avvince il lettore senza ricorrere a effetti speciali, trucchi tecnologici, colpi di scena incalzanti. E non è un caso che, nelle note di copertina, venga paragonato, del tutto a proposito, ai “migliori romanzi di Simenon”. Anche qui, infatti, più che i personaggi sono le atmosfere a farla da padrone, descritte con pochi tratti e che pure escono dalla pagina con vividezza impressionante. Un giallo che indaga gli aspetti psicologici del crimine, e in particolare le conseguenze del senso di colpa su Fernand Ravinel, un uomo debole e banale che, soggiogato da una passione erotica che ne sconvolge la tranquilla esistenza, si illude di essere padrone del proprio destino, finendo invece per essere risucchiato da un gorgo mentale in cui la realtà sembra giocare a rimpiattino con l’allucinazione e in cui la coscienza emette una sentenza inappellabile. Una partita a scacchi in cui il povero rappresentante di commercio si rivelerà una semplice pedina, sacrificata senza troppi scrupoli da chi ha tenuto il gioco in mano sin dall’inizio.
Insomma un gran libro, la cui architettura e il cui stile dovrebbero essere studiati con attenzione dai moderni autori di noir.