ilaria91 's review for:

Pushing the Limits by Katie McGarry
3.0

Ultimamente sto finalmente riuscendo a capire che no, i libri Young Adult non fanno per me. Punto.
Fatta questa premessa, ci tengo a dire che ho letto il libro con tanta voglia di scoprire, come chi l'ha già letto, un buon libro, magari non da 5 stelline e da ricordare per il resto della vita, ma nemmeno da farmi sbadigliare e alzare gli occhi al cielo per quello che c'era scritto.
E cercherò di essere il più possibile obiettiva, per cui se siete sui fan non odiatemi! xD Anzi, ne potrebbe uscire fuori un buon scambio di opinioni!
Ho trovato il modo di scrivere dell'autrice davvero troppo, troppo sempliciotto. Mi sembrava scritto da una bambina di 5 anni con l'aggiunta di non solo una storia d'amore adolescenziale, ma anche di un passato "oscuro" e triste così da intenerire e far avvicinare empaticamente i lettori.
Stendo un velo pietoso per l'angolino di fine libro, nel quale l'autrice risponde a un'intervista. L'unica cosa che mi è piaciuta (e che avrei amato alla follia se mi fosse piaciuto il libro) sono state le playlist relative a storia, personaggi e situazioni.
La trama in poche righe: abbiamo questi due ragazzi, Echo e Noah, con un passato molto difficile, "grazie" al quale, vanno dalla psicologa della scuola, che li spinge ad incontrarsi: infatti Echo dovrà dare ripetizioni di fisica al ragazzo e fra i due inizierà qualcosa di magggico xD, ma non finisce qui; infatti i due dovranno affrontare i propri demoni e problemi, rischiando di perdersi a vicenda. FINE.
La storia, a mio parere, ha sinceramente poco di originale e molto di già visto.
Infatti, se fino a qualche tempo fa andavano di moda le ragazze innocenti e imbranate (anche un pò deficienti xD) stile Bella di Twilight, adesso vanno di moda i belli e i dannati: maschi o femmine che siano. O hanno avuto problemi familiari o sono stati violentati o che, in pratica, hanno subito qualche tipo di trauma più o meno grave. Qualche esempio? Mi viene in mente Ti aspettavo di J. Lynn oppure Con te sarà diverso di Jessica Sorensen, romanzi nei quali i protagonisti hanno subito chi più chi meno dei traumi.
Come dicevo, quindi, la scrittura mi è sembrata troppo semplice, mentre la trama è portata avanti (almeno, sottolineo, così come l'ho percepita io) molto al rallentatore...del genere che non si arriva mai al succo, ma si ci giri attorno.
Qui spunta la mia parte cattiva: sarà mica per questo che un romanzo del genere abbia ben 432 pagine?, insomma, per un romanzo simile 300/350 pagine sarebbero state più che sufficienti!
In conclusione, quindi, direi che non mi è piaciuto granché, e considerando il fatto che sia il primo di una serie (non ho idea di quanto lunga), non la continuerò, anche se nel secondo volume la protagonista sarà Beth, uno dei pochi personaggi a stuzzicarmi.
Consigliato a chi:
ama le storie adolescenziali, con un pò di profondità da parte dei protagonisti e un passato "oscuro" da scoprire, ma anche con un pizzichino-ino-ino di pepe.