A review by zimo3491
La crisi della narrazione by Byung-Chul Han

4.0

Penso che l'analisi di Byung-Chul Han sia lucida e profondamente vera. Viviamo in un mondo e in un'epoca la cui preoccupazione dei potenti è avere consumatori non pensanti, ai quali parlare, come l'autore sostiene nelle ultime pagine, a un livello pre-riflessivo della loro coscienza, al loro istinto, orientandone comportamenti, acquisti e, ben più inquietante, scelte di vita. Ha proprio ragione l'autore quando scrive che "fino a quando i racconti sono stati il nostro punto di ancoraggio all’essere, ci hanno assegnato un luogo e grazie a essi il nostro essere- nel- mondo è stato un essere- a- casa, fino a quando hanno dato un senso, un sostegno e un orientamento alla vita, il che significa finché il vivere stesso era un narrare, non si parlava affatto né di storytelling né di narrazioni". Abbiamo perso in definitiva la capacità di raccontare, di inserire la nostra esperienza in una storia più grande, dando alla vita un senso e una direzione che la riempia di significato e, in ultima analisi, di una speranza certa del futuro. Forse, azzardo, non è solo la capacità di raccontare che abbiamo perduto ma, e non a caso Byun-Chul Han sottilmente sembra suggerirlo, soprattutto la disponibilità a lasciarsi stupire da un racconto che, fuori di noi, renda l'esperienza un'avventura degna dei più grandi romanzi.