A review by sara_2103
Non è un paese per single by Felicia Kingsley

5.0

«La pazienza s’impara, Elisa, e con quella cresce anche l’amore»

Belvedere in Chianti, è la location per questa rivisitazione toscana di Orgoglio e Pregiudizio.
Paese di poco più di tremila anime gli scapoli sotto ai quaranta scarseggiano così da portare nella più totale follia collettiva da matrimonio.
La morte del vecchio Conte Ricasoli, proprietario della tenuta Le Giuggiole, porta in Italia il nipote, Charles Bingley per prendere possesso dell’eredità. Questa notizia in un paese dove tutti sanno di tutti provoca una frenesia tale da scatenare le potenziali suocere manco fossero cani rabbiosi a fare di tutto perché la loro figliola riesca a mettere un cappio al ricco scapolo o al suo migliore amico, Michael D’Arcy, ancora più ricco.
L’unica che non è vittima di questa brama nuziale è Elisa Benetti, amica d’infanzia di entrambi.
Ad Elisa importano solo le sorti della tenuta a cui ha dato anima e corpo.
La sua stabilità non è l’unica ad essere compromessa: la proprietà da lavoro anche a sua madre, la governante, e alla vecchia ed eccentrica vedova Donatella.
Elisa ha anche una figlia di 13 anni a cui badare.
Charles e Michael invece non vedono l’ora di liberarsi dell’azienda agricola e hanno già un compratore, un oligarca russo che vuole smantellare tutto e creare un campo da golf.
Ma Elisa è orgogliosa e farà di tutto per salvare la sua casa!

In questo libro abbiamo l’espediente narrativo del “friends to enemies to lovers”.
Michael ed Elisa sono stati migliori amici per dieci lunghi anni e poi la vita li ha fatti allontanare a tal punto che al loro primo incontro dopo 15 anni Michael non ha nemmeno riconosciuto Elisa.
Michael uomo non è più il ragazzino che è cresciuto con Elisa sempre pronto a mettersi nei guai e a lei non sembra piacere per niente questa versione adulta fredda e distaccata.
Ma una volta insieme scatta una scintilla che se non domata rischia di bruciare qualsiasi cosa.
Sono entrambi orgogliosi, testardi e competitivi.
Michael che prende sul serio solo il suo lavoro ed Elisa rigida e giudicante.

Ho amato come i luoghi comuni sulla vita di paese siano stati inseriti in modo eccelso nel libro e chi più di me può saperlo? Abito in un paese di 100 persone e mi sono trovata catapulta in un giorno tipo del mio paesello.
Poi l’uso del toscano stretto mi ha fatto sentire come in un film di Pieraccioni.

Adoro la Kingsley e anche questo libro è una perla: divertente, dolce e passionale! In poche parole, per quanto mi riguarda, perfetto.

«Ti amo e odio amarti perché non riesco a smettere. Ci ho provato, ma non riesco»
«E allora non smettere»