merrysociopath 's review for:

Pandora's Star by Peter F. Hamilton
2.0

La recensione completa qui: http://ilsociopatico.wordpress.com/2012/07/29/recensione-pandoras-star-di-peter-f-hamilton/

Mi ci sono voluti sei mesi e una seria dose di "adesso mettiti lì e leggi" per finire questo libro. Non che sia brutto, il fatto è che ha due grossi difetti che mi hanno impedito di godermelo appieno.

Il primo è senza dubbio l'eccessiva prolissità - che è un male nel momento in cui è una prolissità vuota, non interessante. Mi è rimasta impressa la scena di Justine che per dieci pagine pilota il suo aliante. o le infinite peregrinazioni di Ozzie e Orion che, per carità, sicuramente saranno vitali per il plot del sequel, ma che a leggersi ora sono sembrate nell'ordine noiose e superflue.

Ma il problema più grande che il libro presenta è la tecnica della re-juvenation, il processo che permette a una persona di conservare la propria memoria in un file e di ringiovanire il proprio corpo al fine, in sostanza, di non invecchiare mai. La tecnologia non solo garantisce ai protagonisti vite sostanzialmente infinite, ma in pratica impedisce anche che muoiano in maniera definitiva, perché, dopo la morte del corpo, il file della loro memoria può essere caricato in un nuovo corpo e tuto ciò che si perde sono pochi giorni o mesi di "vita".

Se da una parte è interessante leggere di una scoietà in cui la morte non esiste più, dal punto di vista narrativo eliminare il rischio che uno dei protagonisti muoia significa eliminare il conflitto e quindi il piacere della lettura: chissenefrega se Dudley Boose viene catturato dagli alieni di Dyson e ucciso, se tre capitoli dopo è di nuovo vivo in un altro corpo?

Insomma, l'universo in cui Pandora's star è ambientato è interessante da un punto di vista sociologico, ma la morte della suspense e del conflitto. E visto che stiamo leggendo un romanzo di narrativa e non un saggio, è un'eventualità non accettabile.

Ho fatto la pazzia di ordinare su Amazon sia Pandora's Star che il seguito, Judas Unchained (costavano così poco in edizione pocket!), quindi immagino che ora mi tocchi leggere pure le mille e passa pagine dell'altro. Tra un po', eh...