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ludovicaciasullo 's review for:
Breakfast at Tiffany's and Three Stories
by Truman Capote
Ho letto il romanzo dopo aver visto il film, e avevo quindi un'idea completamente diversa della protagonista rispetto a quella raccontata da Capote. In queste pagine c'è una donna sfaccettata e complessa, che non modifica la sua identità e che è estremamente onesta con sé stessa.
I "mean reds", nel film rese come "paturnie" sono nel libro un momento di conflitto fra il suo desiderio di essere uno spirito libero e quello di avere delle radici: nella sua autenticità Hollie non è esente da divisioni, dubbi, contraddizioni. L'aura di mistero che la avvolge non viene mai del tutto svelata, non abbiamo nessuna via di accesso alla sua interiorità e la vediamo solo tramite gli occhi del protagonista.
Mi ha fatto pensare a "La campana di vetro": anche lì c'è una crisi identitaria che sfocia nel disturbo psichiatrico, ma nel romanzo della Plath questo è raccontato "dall'interno", mentre qui lo osserviamo con un certo distacco. Per esempio durante la festa, si ha quasi l'impressione che lei voglia circondarsi di gente e di caos per non sentire i suoi rumori dentro, ma non possiamo saperlo.
Qualche volta mi veniva da chiedermi se "ci è o ci fa" e forse la risposta è ce ci prova, fa quello che può, con una purezza di fondo che stringe il cuore.
I "mean reds", nel film rese come "paturnie" sono nel libro un momento di conflitto fra il suo desiderio di essere uno spirito libero e quello di avere delle radici: nella sua autenticità Hollie non è esente da divisioni, dubbi, contraddizioni. L'aura di mistero che la avvolge non viene mai del tutto svelata, non abbiamo nessuna via di accesso alla sua interiorità e la vediamo solo tramite gli occhi del protagonista.
Mi ha fatto pensare a "La campana di vetro": anche lì c'è una crisi identitaria che sfocia nel disturbo psichiatrico, ma nel romanzo della Plath questo è raccontato "dall'interno", mentre qui lo osserviamo con un certo distacco. Per esempio durante la festa, si ha quasi l'impressione che lei voglia circondarsi di gente e di caos per non sentire i suoi rumori dentro, ma non possiamo saperlo.
Qualche volta mi veniva da chiedermi se "ci è o ci fa" e forse la risposta è ce ci prova, fa quello che può, con una purezza di fondo che stringe il cuore.