A review by frahorus
Il porto delle nebbie by Fabrizio Ascari, Georges Simenon

5.0

Fino ad ora uno dei migliori Maigret che abbia mai letto!

Un ex capitano della Marina mercantile perde la memoria in seguito a un incidente alla testa (forse un colpo di pistola) e viene riconosciuto dalla sua domestica che, assieme a Maigret, lo riaccompagnano a casa e dove il nostro commissario ha intenzione di scoprire cosa sia successo al povero signore. Ma la situazione peggiorerà... Con questo pretesto (l'indagine di Maigret per scoprire il colpevole dell'incidente) il nostro commissario è "costretto" a vivere alcune settimane nella città portuale di Ouistreham.

Maigret è bravissimo a descrivere la vita di un porto, dei marinai che lo abitano, del clima in cui si è avvolti, degli odori e delle sensazioni che in esso si vivono. Non a caso la nebbia diventa quasi un personaggio del libro, dando quel senso di mistero e inquietudine.

Passa una nave, così vicina che il commissario potrebbe toccarla! Una gomena ricade a pochi passi da lui; qualcuno la raccoglie e la trascina fino a una bitta fissandola con cura.
«Indietro! …Attenzione!» grida una voce, lassù, sulla plancia del vapore.
Pochi istanti prima tutto sembrava morto, deserto. E adesso Maigret, che cammina lungo la chiusa, si accorge che la nebbia pullula di forme umane. Qualcuno gira una manovella. Un altro corre con un secondo cavo di ormeggio. Alcuni doganieri aspettano che venga gettata la passerella per salire a bordo.
Tutto ciò senza che si veda praticamente nulla, nella nube di umidità che imperla i baffi.


Già dalle prime righe Simenon riesce a catturarmi perché subito vorresti sapere come il capitano Joris abbia perso la memoria e per quale motivo qualcuno gli ha fatto del male, lui, come descrivono la sua domestica e gli amici e abitanti del porto, persona così docile e buona con tutti, non può avere nessun nemico. Anche stavolta, come nel romanzo precedente ([b:La casa dei fiamminghi|9678958|La casa dei fiamminghi|Georges Simenon|https://images.gr-assets.com/books/1300956104s/9678958.jpg|1043571]), le indagini del commissario si basano sull'intuito e non sulla raccolta scientifica delle prove, egli studierà i comportamenti delle persone senza subito giudicarle, si immedesima in loro (non a caso frequenterà il bar del porto), ed è da notare come egli si trovi più a suo agio nei locali a contatto con la gente del popolo semplice e spontanea piuttosto che con i ricchi borghesi (come il salotto del sindaco).

Rispetto agli altri Maigret che ho letto fino ad ora, ho trovato una trama davvero complessa e, ad ogni capitolo, sempre più coinvolgente, cosa che non mi ha mai deluso. Capiremo solo verso la fine il motivo scatenante di tutto.