Questo libro inizia a bomba, dandomi finalmente il titolo di una storia che lessi alle elementari e che pensavo di aver immaginato. L'ho amato dalla prima pagina. La storia di A.J. è una storia già letta, un uomo burbero, che live in una comunità isolata, tutti lo evitano fino a quando una bambina non lo fa diventare un morbidone. Uno dei miei trope preferiti, dal nonno di Heidi a Little Lord Fauntleroy. Fino a quando si parla della relazione tra A.J. e Maya va tutto a gonfie vele, sono carinissimi e tutti li adorano. La storia, per me, inizia a peggiorare un pochino quando si inserisce la storia d'amore con Amy. Si era capito subito che sarebbero finiti insieme, ma, a causa della brevità del racconto, tutto sembra molto affrettato. E poi non mi sono piaciuti i litigi, sembravano campati nel nulla. Vogliamo parlare della fine? Allora, che A.J. sarebbe morto si era capito dalle note ad inizio capitolo che lasciava alla figlia, e ci sta, non è una cattiva idea. L'esecuzione è tutt'un'altra storia. Nel giro di 15 pagine scopre la malattia e muore, così, de botto. Senza salutare la moglie e senza un effettivo saluto alla figlia. Poi tutto il fatto del libro lasciamo perdere, il fatto che la cognata lo ha preso e lo ha tenuto nascosto e poi lo vendono per l'operazione, ma comunque non serve. Sinceramente la fine mi ha molto deluso, mi aspettavo tanto da questo libro.