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dominil 's review for:
Il mondo nuovo / Ritorno al mondo nuovo
by Aldous Huxley
Le parole possono essere paragonate ai raggi X; se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano.
Ho dovuto leggere questo libro per un progetto che odio e che avrei preferito non fare, ma mi sento quasi obbligata a ringraziare la mia insegnante per avermici costretto, perché di certo altrimenti non avrei mai conosciuto questo fantastico romanzo.
Tornando al libro, leggetelo.
Non importa dove o quando, io l'ho fatto mentre controllavo le melanzane nel forno, ma fatelo, perché è illuminante.
Il futuro che dipinge è, sebbene non vicino, più che plausibile.
La soddisfazione del piacere fisico è la chiave di questa società distopica dove la riproduzione non esiste più e i bambini vengono fabbricati in provetta e, fin dal primo giorno, condizionati a diventare ciò che serve alla società, divisa in cinque classi.
Tutto scorre tranquillo perché non ci sono guerre né stati e qualsiasi sentimento anche di minima frustrazione viene lavato via dalla soma, una droga potente senza effetti collaterali.
La trama è strutturata come quella di una tragedia: il protagonista giunge verso il capitolo VII, quindi immaginate che tutti quelli prima servono a preparare il terreno, per abituare le nostre menti, per farci provare in anticipo e farci superare la sorpresa, lo sdegno che John il selvaggio proverà quando entrerà in questo nuovo mondo.
John è un ragazzo cresciuto in una Riserva, un luogo dove ci sono degli uomini in stato semi primitivo senza nessuna tecnologia moderna, la cui madre, Linda, appartiene al Mondo Nuovo, ma, per essere persa durante la sua visita al luogo e non essere riuscita a prendere i suoi anticoncezionali, per la vergogna ha deciso di rimanere lì.
Entrambi vengono portati alla civiltà da Bernard e Lenina, venuti anche loro in visita.
John all'inizio è entusiasta, ma ben presto scopre che lui e questo mondo sono inconciliabili, poiché mentre il primo vive di sentimenti, in modo quasi morboso, il secondo li vieta perché minano la stabilità necessaria per mantenere quello stesso stato di tranquillità.
Prova per Lenina, che lo desidera, dei forti sentimenti che si trasformeranno in odio e rabbia, quando scopre che lei non è pura quanto pensava, che non può provare il suo stesso ardore assoluto, che ciò che lei vuole è solo sesso.
Disgustato da tutto a causa anche della morte di Linda indotta da un'overdose di soma, cerca scampo rifugiandosi in un faro, che verrà assaltato da tutti i curiosi e i giornalisti possibili.
Dopo aver preso parte a un'orgia, decide di suicidarsi, perché capisce che non può continuare a vivere lì senza rinunciare ai suoi valori e non può tornare al suo villaggio perché è sempre stato un outsider.
Ho dovuto leggere questo libro per un progetto che odio e che avrei preferito non fare, ma mi sento quasi obbligata a ringraziare la mia insegnante per avermici costretto, perché di certo altrimenti non avrei mai conosciuto questo fantastico romanzo.
Tornando al libro, leggetelo.
Non importa dove o quando, io l'ho fatto mentre controllavo le melanzane nel forno, ma fatelo, perché è illuminante.
Il futuro che dipinge è, sebbene non vicino, più che plausibile.
La soddisfazione del piacere fisico è la chiave di questa società distopica dove la riproduzione non esiste più e i bambini vengono fabbricati in provetta e, fin dal primo giorno, condizionati a diventare ciò che serve alla società, divisa in cinque classi.
Tutto scorre tranquillo perché non ci sono guerre né stati e qualsiasi sentimento anche di minima frustrazione viene lavato via dalla soma, una droga potente senza effetti collaterali.
La trama è strutturata come quella di una tragedia: il protagonista giunge verso il capitolo VII, quindi immaginate che tutti quelli prima servono a preparare il terreno, per abituare le nostre menti, per farci provare in anticipo e farci superare la sorpresa, lo sdegno che John il selvaggio proverà quando entrerà in questo nuovo mondo.
John è un ragazzo cresciuto in una Riserva, un luogo dove ci sono degli uomini in stato semi primitivo senza nessuna tecnologia moderna, la cui madre, Linda, appartiene al Mondo Nuovo, ma, per essere persa durante la sua visita al luogo e non essere riuscita a prendere i suoi anticoncezionali, per la vergogna ha deciso di rimanere lì.
Entrambi vengono portati alla civiltà da Bernard e Lenina, venuti anche loro in visita.
John all'inizio è entusiasta, ma ben presto scopre che lui e questo mondo sono inconciliabili, poiché mentre il primo vive di sentimenti, in modo quasi morboso, il secondo li vieta perché minano la stabilità necessaria per mantenere quello stesso stato di tranquillità.
Prova per Lenina, che lo desidera, dei forti sentimenti che si trasformeranno in odio e rabbia, quando scopre che lei non è pura quanto pensava, che non può provare il suo stesso ardore assoluto, che ciò che lei vuole è solo sesso.
Disgustato da tutto a causa anche della morte di Linda indotta da un'overdose di soma, cerca scampo rifugiandosi in un faro, che verrà assaltato da tutti i curiosi e i giornalisti possibili.
Dopo aver preso parte a un'orgia, decide di suicidarsi, perché capisce che non può continuare a vivere lì senza rinunciare ai suoi valori e non può tornare al suo villaggio perché è sempre stato un outsider.