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momotan 's review for:
La Battaglia Dei Pugnali
by Marie Lu
Avevo letto recensioni molto positive su questo fantasy fin dalla sua uscita, tre anni fa.
Alla fine è arrivato in Italia e ho colto l'occasione per leggerlo, venendone piacevolmente sorpreso.
Il rischio delusione era altissimo, visto il tipo di libro: in questa ambientazione realistica l'elemento fantasy è dato da una misteriosa malattia che ha colpito il mondo intero diversi anni prima, uccidendo senza scampo gli adulti colpiti e mietendo molte vittime anche tra i bambini. Alcuni dei bambini sopravvissuti però portavano dei segni, colori innaturali che comparivano sui loro corpi (unghie, occhi, capelli, pelle... potevano essere ovunque).
La protagonista è una di queste bambine, ora sedicenne, marchiata visibilmente con dei capelli argentati dai riflessi cangianti.
Questi ragazzi marchiati (imperfetti, vengono chiamati) sono visti con sospetto e timore, si dice portino sfortuna, siano una maledizione divina, un errore. Così lei è trattata malissimo in casa sua, con il padre che la maltratta sfogando su di lei la rabbia per la perdita dei suoi affari a causa sua, visto che nuoce alla sua reputazione.
Finché la ragazza non scoprirà di avere poteri speciali (che alcuni "imperfetti" hanno, e che sono la causa principale dell'odio con cui tutti loro sono visti), venendo reclutata dai Pugnali, un gruppo di questi ragazzi (giovani Elite, si definiscono) per eliminare il re attuale (un duca insipido, marito della fu principessa che alla morte del padre aveva prima tentato di uccidere il fratello, erede legittimo al trono e imperfetto lui stesso, per poi esiliarlo prendendo il potere per se) e porre il principe imperfetto sul trono salvando la vita a tutti gli imperfetti adesso perseguitati dall'Inquisizione e il paese stesso.
Ovviamente tra la ragazza e il principe scatterà subito la scintilla.
Ecco, con queste premesse uno penserebbe di sapere già dove tutto andrà a parare, no?
E invece no, perché la storia riuscirà sempre a indurre in errore, a pensare a una certa svolta, a un certo epilogo. Sorprendendo.
Ed è cosa rara, ammettiamolo.
Temo che nei prossimi libri la magia verrà distrutta grazie, tipo, alla Maeve vista nell'epilogo. Ma per ora mi godo un libro fantasy YA che mi è riuscito a sorprendere.
Grazie alla protagonista, una ragazza legata ad ambizione e passione, ma anche a paura e rabbia. Una ragazza piena di ombre, con un enorme lato oscuro nutrito a lungo dal padre violento e oppressivo, un'indole acuita dal suo potere che si nutre di paura e rabbia. Ben distante dalla classica eroina, ma anche sempre abbastanza distante pure da possibili redenzioni o stravolgimenti. Lei è questo, punto.
Così come i suoi compagni sono assassini, pur se si dicono che sia per nobili scopi. Assassini che tentano un colpo di stato, guidati da un impavido leader disposto a tutto per diventare re, che in passato non hanno esitato a uccidere imperfetti reclutati e poi rivelatisi potenziali minacce per il gruppo. Perfino l'arrivo della protagonista a lungo è in bilico: se non si rivelerà potenzialmente utile alla causa, verrà uccisa visto che ormai li conosce. Eroi positivissimi.
E dall'altra parte abbiamo un Capo Inquisitore fanatico, imperfetto pure lui ma talmente deviato da volere uccidere tutti gli altri imperfetti del mondo per purgare il mondo dall'offesa che la loro stessa esistenza rappresenta. Abbastanza un cliché, lo so, ma non risulta venuto male questo personaggio, aggiungendoci anche il suo rapporto con il principe imperfetto e la relazione con la regina.
Poi abbiamo i colpi di scena, tra personaggi che sono più di quel che sembrano, regolamenti di conti, duelli che finiscono in maniera diversa da quanto si pensi.
Si, mi è piaciuto anche più di quanto avessi potuto ipotizzare.
Alla fine è arrivato in Italia e ho colto l'occasione per leggerlo, venendone piacevolmente sorpreso.
Il rischio delusione era altissimo, visto il tipo di libro: in questa ambientazione realistica l'elemento fantasy è dato da una misteriosa malattia che ha colpito il mondo intero diversi anni prima, uccidendo senza scampo gli adulti colpiti e mietendo molte vittime anche tra i bambini. Alcuni dei bambini sopravvissuti però portavano dei segni, colori innaturali che comparivano sui loro corpi (unghie, occhi, capelli, pelle... potevano essere ovunque).
La protagonista è una di queste bambine, ora sedicenne, marchiata visibilmente con dei capelli argentati dai riflessi cangianti.
Questi ragazzi marchiati (imperfetti, vengono chiamati) sono visti con sospetto e timore, si dice portino sfortuna, siano una maledizione divina, un errore. Così lei è trattata malissimo in casa sua, con il padre che la maltratta sfogando su di lei la rabbia per la perdita dei suoi affari a causa sua, visto che nuoce alla sua reputazione.
Finché la ragazza non scoprirà di avere poteri speciali (che alcuni "imperfetti" hanno, e che sono la causa principale dell'odio con cui tutti loro sono visti), venendo reclutata dai Pugnali, un gruppo di questi ragazzi (giovani Elite, si definiscono) per eliminare il re attuale (un duca insipido, marito della fu principessa che alla morte del padre aveva prima tentato di uccidere il fratello, erede legittimo al trono e imperfetto lui stesso, per poi esiliarlo prendendo il potere per se) e porre il principe imperfetto sul trono salvando la vita a tutti gli imperfetti adesso perseguitati dall'Inquisizione e il paese stesso.
Ovviamente tra la ragazza e il principe scatterà subito la scintilla.
Ecco, con queste premesse uno penserebbe di sapere già dove tutto andrà a parare, no?
E invece no, perché la storia riuscirà sempre a indurre in errore, a pensare a una certa svolta, a un certo epilogo. Sorprendendo.
Ed è cosa rara, ammettiamolo.
Temo che nei prossimi libri la magia verrà distrutta grazie, tipo, alla Maeve vista nell'epilogo. Ma per ora mi godo un libro fantasy YA che mi è riuscito a sorprendere.
Grazie alla protagonista, una ragazza legata ad ambizione e passione, ma anche a paura e rabbia. Una ragazza piena di ombre, con un enorme lato oscuro nutrito a lungo dal padre violento e oppressivo, un'indole acuita dal suo potere che si nutre di paura e rabbia. Ben distante dalla classica eroina, ma anche sempre abbastanza distante pure da possibili redenzioni o stravolgimenti. Lei è questo, punto.
Così come i suoi compagni sono assassini, pur se si dicono che sia per nobili scopi. Assassini che tentano un colpo di stato, guidati da un impavido leader disposto a tutto per diventare re, che in passato non hanno esitato a uccidere imperfetti reclutati e poi rivelatisi potenziali minacce per il gruppo. Perfino l'arrivo della protagonista a lungo è in bilico: se non si rivelerà potenzialmente utile alla causa, verrà uccisa visto che ormai li conosce. Eroi positivissimi.
E dall'altra parte abbiamo un Capo Inquisitore fanatico, imperfetto pure lui ma talmente deviato da volere uccidere tutti gli altri imperfetti del mondo per purgare il mondo dall'offesa che la loro stessa esistenza rappresenta. Abbastanza un cliché, lo so, ma non risulta venuto male questo personaggio, aggiungendoci anche il suo rapporto con il principe imperfetto e la relazione con la regina.
Poi abbiamo i colpi di scena, tra personaggi che sono più di quel che sembrano, regolamenti di conti, duelli che finiscono in maniera diversa da quanto si pensi.
Si, mi è piaciuto anche più di quanto avessi potuto ipotizzare.