A review by primix
Echi in tempesta by Christelle Dabos

2.0

Il voto è non solo per il libro, ma riassuntivo dell'intera saga.

Troppe cose buttate lì senza motivo, di cui non si parlerà mai più: il misterioso potere di Vittoria, e il suo personaggio in generale, a cosa sono serviti? Ofelia non può avere figli e si tormenta ogni volta che avrebbe l'occasione per parlarne con Thorn, e poi finisce tutto in una bolla di sapone?

Troppe cose, e troppi personaggi, inseriti per il preciso scopo di far andare avanti la trama, e poi riposti su una mensola a prendere polvere una volta usati: su tutti Archibald, che proprio al momento opportuno scopre di essere in grado di aprire passaggi tra le arche (toh, proprio quello di cui avevamo bisogno!), di cui a un certo punto scopriamo una malattia degenerativa di cui avremo notizie in sì e no due righe di romanzo.

Assolutamente voto ZERO alla costruzione dei rapporti interpersonali. Un po' soffrono del problema citato prima, i personaggi una volta data la loro spintarella alla trama diventano soprammobili con cui si interagisce poco o nulla. Ma anche tra i personaggi principali le cose non vanno meglio. Il rapporto tra Ofelia e Thorn è una delle cose peggio caratterizzate della saga: un amore profondissimo nato dallo scambio di una decina di parole, scambio in cui lui l'ha pure sempre trattata male. Un rapporto che sfiora il malato a mio parere, con Thorn che dice di voler proteggere Ofelia come se fosse una bambina e la tratta come una pezza da piedi nove volte su dieci, ma alla decima lei si sente dire una parolina dolce e allora va tutto benissimo, lui è l'amore della sua vita, anche se deve essere sempre attenta a come si comporta in sua presenza, alle cose che dice e a come le dice. Ma tutto a posto??

Infine, la trama vera e propria. Che poteva anche essere interessante, ma è stata portata avanti talmente male da farmi perdere ogni interesse, salvo forse riprendersi un pochino nella seconda metà di questo ultimo libro, in cui la curiosità di scoprire cosa sta succedendo davvero in questo marasma poco sensato di sottotrame inconcluse e inutili fa quasi dimenticare la pessima scrittura intorno. Quasi.