A review by _ellisnoble_
Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini - Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne by Mackenzi Lee

3.0

Quando leggo dei libri che sono stati elogiati in massa da chi li ha letti, ho sempre paura che le aspettative automaticamente alte che si creeranno non verranno rispettate, facendomi passare dalla parte della minoranza a cui non è piaciuto... nel caso di questa duologia di romanzi è avvenuto qualcosa di diverso.
Nonostante la trama presentasse svolte supernaturali che stonavano col contesto realistico della storia, degli archi di evoluzione e personaggi di colore non sempre ben scritti e i classici fraintendimenti amorosi e non causati da poca chiarezza nella comunicazione (questo soprattutto nel primo libro), la lettura è stata comunque piacevole; e per me, che da qualche tempo a questa parte non posso non consumare alcun media senza fare la lista dei pregi e difetti in chiave di rappresentazione e/o scrittura, è stato strano che questi ultimi non mi abbiano fatto pensare nemmeno per un attimo ad abbandonare la lettura, tanto ero focalizzata sui primi.
Perché se i libri young adult del passato hanno fatto tanti danni romanticizzando abusi, glorificando la protagonista con misoginia interiorizzata e mostrando che l'amore poteva curare ogni cosa, sarebbe bello se quelli del futuro seguissero la strada presa da Mackenzi Lee, superando addirittura il modello.
Mi è piaciuto molto come viene rivelato man mano il passato di abusi di Monty, prima con semplici frasi allusive apparentemente senza importanza e poi con veri e propri flashback, con cui si capisce che gran parte della sua condotta è un meccanismo di difesa per coprire il dolore letale per lui e chiunque lo circondi, e anche se alla fine del libro non è completamente cambiato, ha la consapevolezza di ciò che lo porta a comportarsi in determinati modi, mostrando che la guarigione non è mai immediata e ha sempre bisogno di tempo.
Allo stesso modo Felicity realizza che nel voler dimostrare di poter diventare medico ha interiorizzato la misoginia del mondo di cui vuole far parte arrivando quasi a perdere un'amicizia importante per il suo amore delle cose tipicamente femminili e che non serve che la propria vocazione venga validata da un sistema corrotto - chiamasi patriarcato - per avere valore e che si può forgiare una strada alternativa anche migliore di quella convenzionale.
Lo riconosco, non sono capolavori e l'esperienza di lettura è diversa a seconda di chi legge per il suo vissuto, ma date a entrambi una possibilità