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unavittoria 's review for:
L'estate che sciolse ogni cosa
by Tiffany McDaniel
Puntavo questo romanzo da tempo, da quando ne sentii parlare nel podcast "Copertina".
Partiamo dall'incipit bellissimo, per arrivare ad un finale che davvero scioglie ogni cosa, ogni dubbio, ogni certezza e ogni pensiero fatto fino a quel momento.
La storia si svolge a Breathed, piccolo paesino dove viene "invitato" il diavolo da un cittadino molto conosciuto. Il diavolo si presenta e viene accolto dalla famiglia di chi ha mandato l'invito e da lì tutto cambia, per sempre.
Ci si chiede chi è il diavolo, che cosa fa, come si presenta e si scopre che è un ragazzino di colore, magro, forse un po' criptico e misterioso. I fatti che iniziano a verificarsi si fanno sempre più strani e cupi, è colpa del demonio? E' davvero lui a portare tutto quel male nella piccola cittadina? La mia risposta, e a mio parare anche quella dell'autrice, è no, la presenza di "Satana" sembra solo autorizzare i cittadini a tirare fuori la loro parte peggiore, a rivelarsi e non nascondersi più dietro a scuse o altro per non mostrare la loro natura.
E' una storia che parla di diversità, di razzismo, di omofobia, di violenza, paura e soprattutto di odio. Il finale mi ha lasciata davvero stupita.
Davvero bello, forse il "Buio oltre la siepe" del nuovo millennio
Partiamo dall'incipit bellissimo, per arrivare ad un finale che davvero scioglie ogni cosa, ogni dubbio, ogni certezza e ogni pensiero fatto fino a quel momento.
La storia si svolge a Breathed, piccolo paesino dove viene "invitato" il diavolo da un cittadino molto conosciuto. Il diavolo si presenta e viene accolto dalla famiglia di chi ha mandato l'invito e da lì tutto cambia, per sempre.
Ci si chiede chi è il diavolo, che cosa fa, come si presenta e si scopre che è un ragazzino di colore, magro, forse un po' criptico e misterioso. I fatti che iniziano a verificarsi si fanno sempre più strani e cupi, è colpa del demonio? E' davvero lui a portare tutto quel male nella piccola cittadina? La mia risposta, e a mio parare anche quella dell'autrice, è no, la presenza di "Satana" sembra solo autorizzare i cittadini a tirare fuori la loro parte peggiore, a rivelarsi e non nascondersi più dietro a scuse o altro per non mostrare la loro natura.
E' una storia che parla di diversità, di razzismo, di omofobia, di violenza, paura e soprattutto di odio. Il finale mi ha lasciata davvero stupita.
Davvero bello, forse il "Buio oltre la siepe" del nuovo millennio