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A review by antonella24
Notre-Dame de Paris by Victor Hugo
5.0
Il romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo narra le vicende di Quasimodo, il gobbo campanaro della cattedrale di Notre Dame, e di Esmeralda, la bella zingara di cui si innamora. Il romanzo è ricco di temi e simboli, tra cui il contrasto tra la bellezza e la mostruosità, tra l’apparenza e la sostanza, tra il bene e il male. Hugo ha dipinto una società in cui le classi superiori hanno sempre la meglio su quelle inferiori senza nessun riferimento alla provvidenza ma solo alla fatalità. La fatalità è un tema importante nel libro, perché mostra come i personaggi siano vittime di circostanze avverse e di scelte sbagliate. Hugo sembra voler sottolineare la crudeltà e l’ingiustizia del destino, che non risparmia nessuno, nemmeno i più innocenti e virtuosi. I personaggi sono caratterizzati con profondità psicologica e umanità. Quasimodo è un essere deforme e rifiutato dalla società, ma dotato di un cuore sensibile e generoso. Esmeralda è una donna libera e passionale, ma anche ingenua e sfortunata. Frollo è un uomo tormentato dalla sua ossessione per Esmeralda, ipocrita e crudele. Febo mi ha fatto provare disgusto quanto Frollo, perché segue solo il suo desiderio per Esmeralda senza curarsi dei suoi sentimenti. È un egoista che non vuole sacrificare la sua posizione sociale e il suo matrimonio con Fleur-de-Lys. Il romanzo mi ha colpito per il modo in cui Hugo ha dipinto il contrasto tra la bellezza e la mostruosità, tra l’apparenza e la sostanza. Chi è il mostro? A mio parere nel libro ci sono tanti mostri: Frollo, Febo possono essere considerati dei mostri per il loro modo di agire. Quasimodo ha solo l’aspetto del mostro ma non lo è interiormente. E qui veniamo a un altro tema: Esmeralda e Quasimodo sono entrambi emarginati dalla società: una perché è una zingara e l’altro per il suo aspetto. Entrambi sembrano quello che non sono. La morale che si può trarre da questo romanzo è che non bisogna giudicare le persone dall’aspetto esteriore, ma cercare di capire i loro sentimenti e le loro motivazioni. Il vero mostro non è quello che ha una forma diversa, ma quello che ha un’anima corrotta. Il vero amore non è quello che si basa sull’attrazione fisica, ma quello che si fonda sul rispetto e sulla compassione.