A review by julesfromarvs
It by Stephen King

adventurous challenging dark emotional funny hopeful mysterious sad tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.25

mi sono dovuta un attimo prendere del tempo per scrivere questa recensione, perché ho passato gli ultimi venti minuti (da quando ho finito il libro) a piangere per questo finale. 
inizialmente è come se non avessi bene realizzato quello che avevo appena letto, ma poco dopo è arrivata una vera e propria mazzata emotiva al cuore. 
in questo momento l’emozione che riuscirebbe meglio a descrivere come mi sento sarebbe una: l’odio; ma questo odio è nei miei confronti. 
continuo a ripetermi che questo finale non mi piace, che lo trovo quasi deludente, ma questo semplicemente perché a parlare è la parte egoista di me, una parte che non avrebbe voluto soffrire così tanto per quest’ultimo capitolo, e che forse era pronta a leggere altro, ma non questo. 
la parte più razionale della mia testa riconosce benissimo quanto in realtà questo finale sia perfetto per il genere di storia che ci viene raccontato, e quanto poi sia effettivamente coerente con tutto. 
per tutto il libro permane questo tema del passaggio dall’infanzia all’età adulta e, proprio come i losers, il lettore man mano che va avanti assume sempre un po’ di più questa consapevolezza della perdita, che sia concreta o astratta, impara a leggere con altri occhi. 
inoltre, sin dall’inizio stephen king ti fa capire che questi personaggi non sono del tutto padroni delle scelte che prendono e delle azioni che compiono, proprio come se ci fosse questa forza sovrannaturale ad unirli, e tenerli uniti. una sorta di bolla di magia, che solo loro 7 potevano creare. 
effettivamente, se ci pensate, tutti loro riconoscono che al momento dell’incontro di ciascuno, è come se fosse giusto. non c’è bisogno di domande. basta sapere che è giusto così. 
e 27 anni dopo, una volta che la promessa è stata mantenuta, una volta che IT è morto e che la tartaruga non c’è più, è ovvio che anche questa magia stia svanendo. e onestamente dovevo anche aspettarmelo che finisse così, con questi oramai adulti che si dimenticano (o quasi) l’uno dell’altro, perché è esattamente il messaggio che stephen king vuole trasmetterci, questo sentimento di perdita, questa consapevolezza che le amicizie e l’amore dell’infanzia non sempre possono durare. lui vuole farci guardare con gli occhi di un adulto. questi personaggi crescono con te, ma anche tu cresci con loro. 
poi effettivamente già da piccoli, per quanto mi faccia male accettarlo, nella scena del combattimento con IT, una volta credutolo morto, stavano già iniziando a sfaldarsi … a perdere quella magia appunto … 
e con questo ovviamente non voglio pensare che fosse solo quella a tenerli così uniti, perché la cosa che più mi ha fatta affezionare a questo libro è proprio il bellissimo rapporto di unione che c’è tra loro. 
e quindi è per questo che mi sto odiando e definendo egoista. è in realtà un bellissimo finale, soprattutto coerente, ma siccome mi sta facendo così male, sto facendo tanta fatica ad accettarlo. 
a parte questo, sono dell’idea che rileggendolo (tra tanto tempo) sicuro mi piacerebbe di più, perché è un libro talmente tanto carico di sentimento, che leggerlo una sola volta probabilmente sfuggono molte piccole cose … 
concludo solo col dire che Eddie e Richie si confermano miei personaggi preferiti (avevo potuto constatarlo già con la vecchia miniserie e ovviamente poi con i due recenti film), ma una grande aggiunta a questa lista è sicuramente Bill. 
Bill per me è stata una piacevole scoperta, perché nelle due trasposizioni spesso e volentieri mi faceva arrabbiare. è più che altro caratterizzato come un’enorme testa di cazzo che non vuole ascoltare gli altri, e soprattutto come un capo che prende decisioni da solo. qui invece è molto più sfaccettato. 
sin dall’inizio lui esplicita che mai avrebbe voluto quella posizione, ma che per un modo o per l’altro ci era finito, perché gli altri hanno da subito riposto tanta fiducia in lui. ma poi … quanto dolore a leggere quanto quest’uomo è avvolto dai sensi di colpa … ho sottolineato alcune parti inerenti a questa cosa che sono troppo strazianti (in generale, mi piace sottolineare le parti che più mi colpiscono).
Bill è così diventato assolutamente un mio protetto e mi viene anche da dire che lui e Eddie sono sicuramente i due che sento anche proprio più vicini a me come tipo di persona. 
infine, voglio solo mandare un grande bacio a questi personaggi, e a Stephen King che, sebbene in maniera diversa, è riuscito a descriverli così tanto nel dettaglio e a farmici affezionare su tutto un altro livello. 
è sempre bello trovare personaggi così diversi tra loro ma allo stesso tempo così tanto amabili <3 

mi scuso in caso di errori, ma questa recensione è proprio una gettata di sentimenti vivi.

Expand filter menu Content Warnings