A review by sylviaisme
Ricomincio da te by Eloy Moreno

4.0

"Sarei potuto restare immobile nel grande sbadiglio. Rimanere invischiato nella routine, rinunciando a ogni piacere e accumulando riposo. Avrei potuto evitare qualunque cambiamento, assentarmi con la mente e presentarmi unicamente col corpo.
Ma davvero potevo restare nello sbadiglio? No, impossibile. Se non altro, ora, sono in movimento." (p.46)

La difficile decisione di stravolgere la propria vita abbandonando un lavoro sicuro, la propria casa, le proprie certezze, costruite su una routine che giorno dopo giorno logora dentro, che rende estranei a se stessi. Il coraggio di ripensare alla propria esistenza scardinandone i punti fermi per poter ricominciare daccapo, per potersi dedicare più tempo, per riprendere le redini di ciò che apparentemente sembra troppo lontano...
"Una routine in più dentro la nostra vita, o una vita in più dentro alla nostra routine. Ci furono giorni in cui non sapevo, o non volevo, o realmente non riuscivo a cogliere la differenza. Giorni in cui mi sentivo incapace di distinguere tra casa e famiglia, tra vita ed esistenza, tra amore e amicizia, e quest'ultimo fu senza dubbio l'errore più doloroso. Ci fu un momento in cui futuro e passato non mostrarono più alcuna differenza: domani era uguale a ieri, ieri sarà uguale a domani." (p.72)

Ricominciare da te, ma forse di più ancora, da me, da noi, chiedendoci se ciò per cui ci affanniamo tanto vale davvero il nostro tempo, un dono che non ci verrà mai restituito.
"C'è una parola che riassume questa rivoluzione esistenziale: tempo. Tempo per conoscere nuovi luoghi; tempo la mattina per apprezzare una carezza e, la sera, un abbraccio più intimo. Tempo per parlare di problemi e soluzioni, per baciare dappertutto il corpo dell'altro, per imparare cose da insegnare a chi ci sta vicino, per sapere che i bambini hanno sempre voglia di giocare con i genitori, per leggere e apprezzare quel che si legge, tempo da perdere perché ce n'è, per bearsi della solitudine e per stare in compagnia..." (p.368)