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A review by stephthepanda
Brutale (Mafia Romance) by A. Coppola, A. Coppola
1.0
Io non sono una fan dei finali drammatici, sono sempre per il "e vissero tutti felici e contenti", ma mi credete se vi dico che per UNA volta avrei preferito il finale alla Romeo e Giulietta?
BENE! ECCOCI QUA!
Non so perché ho deciso di farmi così tanto male e portare avanti la lettura.
Forse perché la mia sindrome da crocerossina stava vincendo anche contro un libro che era irrecuperabile? Forse perché il filo conduttore di fondo in qualche modo poteva interessarmi? Forse perché ero curiosa di come avrebbe sbrogliato la situazione la nostra autrice? Chi lo sa!
Perché infondo, non lo nego, la trama di base non è nemmeno così male.
Sia chiaro, rimaniamo sempre nei limiti e nella surrealtà dei mafia romance, che per forza di cose non sono proprio super pertinenti a quella che sarebbe la realtà, però insomma.. la storia poteva giocarsela decisamente meglio.
Allora se di base la storia poteva giocarsela, perché ho parlato di libro "irrecuperabile"?
Perché quello che qui manca, a mio modesto parere, è un grande lavoro di editing: le scene hanno troppi ritmi diversi (prima abbiamo tempi biblici, poi abbiamo salti temporali, poi l'innamoramento che è quasi istantaneao e non distanzato nel tempo), vengono buttate in mezzo mille tematiche diverse, ma non vengono affrontate minimamente.
Come:
Il poliamore, messo lì, introdotto e poi buttato in caciara tre secondi dopo, per forzare una storia e nascondersi dietro il "mommy and daddy issues".
Che sia chiaro, non dico che NON possa essere così, ma perché non far coesistere entrambe le realtà? Perché una persona che pensa di essere poliamorosa, poi, per un motivo o per un altro non può poi ritrovarsi in una relazione monogama? No, nascondiamoci dietro il "mamma non mi dava abbastanza amore" (che poi, comunque non vi nego che non si capisce bene perché la nostra protagonista fosse "innamorata" dei suoi due fidanzati all'inizio, però insomma se vuoi fare la paladina del poliamore, devi farlo con un criterio).
Il suicidio, anche quello, messo lì e poi BOH.
Io CAPISCO che ci sia un perché al perché la tematica non sia stata totalmente approfondita, ma non si può comunque parlare del senso di perdita? (cerco di rimanere il più neutrale possibile per non fare spoiler).
E poi il problema principale: le scene peperoncine.
Lasciando perdere che il più delle volte mi siano sembrate buttate lì, come un "non so cosa fare, allora li faccio fare all'ammmmore", ma sono state proprio cringe!
Ve lo dice una che ADORA leggere di scene peperoncine, che non si è fatta problemi a fantasticare di essere coinvolta in scene di altri dark romance non proprio "family friendly" (Zade mi sta guardando dal mio subconscio, palese).
Io non dico che per forza TUTTE le scene devono essere credibili, perché per carità, ci può stare che qualche scena possa perdere di impatto; ma che almeno più di una lo fosse, magari si!
Il dirty talk, proprio randomico, per nulla coinvolgente!
Sembra un perenne ammasso di "tr0i3tt4" "putt4n3ll4" e basta.
Novità dell'ultimo secondo, il dirty talk NON è quello!
Io non so se l'autrice si sia immedesimata in Odette o in Rigo, nel mentre che scriveva le scene peperoncine, ma onestamente a me non è sembrato così. Non ho percepito le sensazioni che dovevano esserci se non per poche volte e calcolando che il libro ha molte scene +18, capite che c'è un problema.
Ma poi la scena a quattro? MAH.
Un altro problema che ho riscontrato, è stato sui vari POV.
Perché?
Perché era come se ogni personaggio, sapesse i punti di vista dell'altro e proprio per questo, mi sono sembrati ripetitivi.
Esempio: leggevi di Odette che in qualche modo leggeva nella mente di Gonzalo (il padre di Rigo, nostro protagonista maschile) e tre secondi dopo, avevi il POV di Gonzalo che indovina un po'? Ti diceva esattamente quello che tre secondi prima, avevi letto nel POV di Odette.
I personaggi NON possono essere onniscienti specialmente se mi scrivi il libro al presente (anche qui ci sarebbe da approfondire, ma non approfondirò altrimenti non ne usciamo più)!
Una cosa è che leggi di ipotesi su comportamenti fatti dal personaggio X, secondo il POV di Y (e di regola le ipotesi andrebbero fatte se i personaggi si conoscono bene, però non approfondisco), una cosa è che leggi proprio la pretesa di sapere cosa stia pensando X, i perché e i percome!
I protagonisti invece, mi hanno lasciato un po' indifferente.
Odette non mi ha mai fatto impazzire, però riconosco un vago miglioramento e percorso di crescita, quindi è solo mio gusto personale.
Rigo ha il tipico bipolarismo da malessere, che da una parte ci può stare, dall'altra parte mi è sempre sembrato un po' forzato (non penso sia stato gestito bene, a maggior ragione se, pensandoci avevi la scusa bella e buona del "daddy issues").
Alcuni personaggi secondari, sarebbero potuti essere approfonditi di più: vedasi Serena, Davis e Pablo, però chi lo sa, magari sugli ultimi due proverà a farci uno spin off?
Altra cosa che non ho ben capito, è il modo con cui è stata fatta finire la storia poliamorosa.
Anche qui è sembrato molto un "so che devo farla finire, quindi eccola qui, una macchia di colore, perché so che ci deve essere, poi che non abbia una totale coerenza, sticazzi".
Riconosco però che lo stile di scrittura è stato piuttosto scorrevole, quindi è stato anche questo ad aiutarmi nel portare a termine la lettura.
BENE! ECCOCI QUA!
Non so perché ho deciso di farmi così tanto male e portare avanti la lettura.
Forse perché la mia sindrome da crocerossina stava vincendo anche contro un libro che era irrecuperabile? Forse perché il filo conduttore di fondo in qualche modo poteva interessarmi? Forse perché ero curiosa di come avrebbe sbrogliato la situazione la nostra autrice? Chi lo sa!
Perché infondo, non lo nego, la trama di base non è nemmeno così male.
Sia chiaro, rimaniamo sempre nei limiti e nella surrealtà dei mafia romance, che per forza di cose non sono proprio super pertinenti a quella che sarebbe la realtà, però insomma.. la storia poteva giocarsela decisamente meglio.
Allora se di base la storia poteva giocarsela, perché ho parlato di libro "irrecuperabile"?
Perché quello che qui manca, a mio modesto parere, è un grande lavoro di editing: le scene hanno troppi ritmi diversi (prima abbiamo tempi biblici, poi abbiamo salti temporali, poi l'innamoramento che è quasi istantaneao e non distanzato nel tempo), vengono buttate in mezzo mille tematiche diverse, ma non vengono affrontate minimamente.
Come:
Il poliamore, messo lì, introdotto e poi buttato in caciara tre secondi dopo, per forzare una storia e nascondersi dietro il "mommy and daddy issues".
Che sia chiaro, non dico che NON possa essere così, ma perché non far coesistere entrambe le realtà? Perché una persona che pensa di essere poliamorosa, poi, per un motivo o per un altro non può poi ritrovarsi in una relazione monogama? No, nascondiamoci dietro il "mamma non mi dava abbastanza amore" (che poi, comunque non vi nego che non si capisce bene perché la nostra protagonista fosse "innamorata" dei suoi due fidanzati all'inizio, però insomma se vuoi fare la paladina del poliamore, devi farlo con un criterio).
Il suicidio, anche quello, messo lì e poi BOH.
Io CAPISCO che ci sia un perché al perché la tematica non sia stata totalmente approfondita, ma non si può comunque parlare del senso di perdita? (cerco di rimanere il più neutrale possibile per non fare spoiler).
E poi il problema principale: le scene peperoncine.
Lasciando perdere che il più delle volte mi siano sembrate buttate lì, come un "non so cosa fare, allora li faccio fare all'ammmmore", ma sono state proprio cringe!
Ve lo dice una che ADORA leggere di scene peperoncine, che non si è fatta problemi a fantasticare di essere coinvolta in scene di altri dark romance non proprio "family friendly" (Zade mi sta guardando dal mio subconscio, palese).
Io non dico che per forza TUTTE le scene devono essere credibili, perché per carità, ci può stare che qualche scena possa perdere di impatto; ma che almeno più di una lo fosse, magari si!
Il dirty talk, proprio randomico, per nulla coinvolgente!
Sembra un perenne ammasso di "tr0i3tt4" "putt4n3ll4" e basta.
Novità dell'ultimo secondo, il dirty talk NON è quello!
Io non so se l'autrice si sia immedesimata in Odette o in Rigo, nel mentre che scriveva le scene peperoncine, ma onestamente a me non è sembrato così. Non ho percepito le sensazioni che dovevano esserci se non per poche volte e calcolando che il libro ha molte scene +18, capite che c'è un problema.
Ma poi la scena a quattro? MAH.
Un altro problema che ho riscontrato, è stato sui vari POV.
Perché?
Perché era come se ogni personaggio, sapesse i punti di vista dell'altro e proprio per questo, mi sono sembrati ripetitivi.
Esempio: leggevi di Odette che in qualche modo leggeva nella mente di Gonzalo (il padre di Rigo, nostro protagonista maschile) e tre secondi dopo, avevi il POV di Gonzalo che indovina un po'? Ti diceva esattamente quello che tre secondi prima, avevi letto nel POV di Odette.
I personaggi NON possono essere onniscienti specialmente se mi scrivi il libro al presente (anche qui ci sarebbe da approfondire, ma non approfondirò altrimenti non ne usciamo più)!
Una cosa è che leggi di ipotesi su comportamenti fatti dal personaggio X, secondo il POV di Y (e di regola le ipotesi andrebbero fatte se i personaggi si conoscono bene, però non approfondisco), una cosa è che leggi proprio la pretesa di sapere cosa stia pensando X, i perché e i percome!
I protagonisti invece, mi hanno lasciato un po' indifferente.
Odette non mi ha mai fatto impazzire, però riconosco un vago miglioramento e percorso di crescita, quindi è solo mio gusto personale.
Rigo ha il tipico bipolarismo da malessere, che da una parte ci può stare, dall'altra parte mi è sempre sembrato un po' forzato (non penso sia stato gestito bene, a maggior ragione se, pensandoci avevi la scusa bella e buona del "daddy issues").
Alcuni personaggi secondari, sarebbero potuti essere approfonditi di più: vedasi Serena, Davis e Pablo, però chi lo sa, magari sugli ultimi due proverà a farci uno spin off?
Altra cosa che non ho ben capito, è il modo con cui è stata fatta finire la storia poliamorosa.
Anche qui è sembrato molto un "so che devo farla finire, quindi eccola qui, una macchia di colore, perché so che ci deve essere, poi che non abbia una totale coerenza, sticazzi".
Riconosco però che lo stile di scrittura è stato piuttosto scorrevole, quindi è stato anche questo ad aiutarmi nel portare a termine la lettura.