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christedoro 's review for:
Sulla violenza
by Hannah Arendt
Libro denso, profondo e molto attuale - mi ha fatto pensare anche alla corrente situazione russo-ucraina, per dire
Alcuni ragionamenti potrebbero essere un po' datati, come la lapidaria sfiducia per il progresso tecnologico, ma del resto Arendt ha visto la guerra, lo sterminio nazista e (soprattutto) l'atomica; altri, invece, sono illuminanti, come quello sul razzismo (anche se, a tratti, la stessa autrice sembrava un po' razzista, quantomeno nella formulazione) o sul pessimismo delle nuove generazioni, che sentono il ticchettio della bomba che annullerà il loro futuro. Insomma, una posizione decisamente agli antipodi rispetto a quella di Hegel
Contiene parecchie riflessioni interessanti e offre altrettanti spunti di lettura, soprattutto Fanon, che voglio assolutamente approfondire
Alcuni ragionamenti potrebbero essere un po' datati, come la lapidaria sfiducia per il progresso tecnologico, ma del resto Arendt ha visto la guerra, lo sterminio nazista e (soprattutto) l'atomica; altri, invece, sono illuminanti, come quello sul razzismo (anche se, a tratti, la stessa autrice sembrava un po' razzista, quantomeno nella formulazione) o sul pessimismo delle nuove generazioni, che sentono il ticchettio della bomba che annullerà il loro futuro. Insomma, una posizione decisamente agli antipodi rispetto a quella di Hegel
Contiene parecchie riflessioni interessanti e offre altrettanti spunti di lettura, soprattutto Fanon, che voglio assolutamente approfondire