You need to sign in or sign up before continuing.

tizianabooks's profile picture

tizianabooks 's review for:

Nel paese dei ciechi by H.G. Wells
3.0

Da qualche parte sulle Ande c’è una valle che è rimasta isolata per generazioni a causa di una frana. In questa valle c’è un villaggio la cui popolazione è molto particolare – per ragioni ignote tutti perdono la loro già debole vista e, da un certo punto in poi, nascono tutti senza.

Quindi lavorano di notte quando c’è fresco e riposano di giorno quando c’è caldo – perché di vedere non vedono comunque, quindi è meglio lavorare col fresco.
Non hanno parole per indicare il senso della vista, non hanno neanche degli occhi, probabilmente, perché le loro palpebre cadono concave sulle orbite, e credono di vivere in un mondo che nasce e muore con loro: con una piccola valle, con delle pareti e un cielo fatti di roccia, e con dei lama.

E in questo paese cade il protagonista del romanzo; impegnato in una scalata sulle Ande, ad un certo punto precipita e finisce in questa valle che ormai è tema di leggende.
Il paese dei ciechi capisce il suo linguaggio, ma non tutto, e soprattutto credono che Nunez – il protagonista – sia pazzo; parla di vedere cose e non sanno cosa voglia dire “vedere”, parla di città oltre le montagne, parla di cielo quando tutti sanno che in realtà tutto ciò che è esiste è in questa valle sotto un tetto di pietra...come una caverna…

...e qui caschiamo, di faccia e senza alcuna vergogna, sul mito della caverna.

Non ho letto la postfazione dell’edizione adelphi che è in mio possesso – voi lo sapete che sono un po’ brat e le pre e post fazioni per me non esistono – ma se non è citato il mito della caverna c’è una mancanza, perché c’è un filo rosso spessissimo a congiungere Platone a Wells, in questo caso.

Quindi bello. È anche brevissimo, quindi che vi frega, recuperate un’altra opera di Wells.
Fra l’altro l’edizione della Adelphi è molto curata, mi è piaciuta parecchio.