A review by giulia_177
Il bosco delle volpi impiccate by Arto Paasilinna

4.0

Che succede se si riuniscono tre improbabili personaggi in una capanna immersa nel folto dei boschi lapponi? E se l'allegra combriccola adottasse una scaltra volpe? E se al mix esplosivo si unisse anche un gatto di vent'anni? Di sicuro nulla di buono! Ma procediamo con ordine.

Oiva Juntunen, originaio del Savo, è un gangster in fuga. Anni prima ha organizzato una rapina ai danni della Banca di Norvegia con altri due compari - di cui uno è il famigerato omicida Siira - e ora si rifiuta di dividere il bottino con i complici.

Sulo Remes è un maggiore che soffre di alcolismo, in piena crisi personale, matrimoniale e familiare - per non farci mancare nulla! Decide allora di spedire la moglie in Spagna e prendere un anno sabbatico per dedicarsi a se stesso.

Naska Mosnikoff è un'arzilla novantenne - la più anziana dell'antica popolazione lappone degli Skolt - che decide di scappare nell'innevata tundra, nonostante il freddo e il gelo, con il suo fedele gatto, per sfuggire all'imposizione governativa che la reputa non autosufficiente e vuole relegarla alla vita da ospizio.

Tre personalità in fuga dalla vita, dalla società, da se stessi, che si trovano ad abitare un cottage abbandonato sul monte Kuopsu. E' così che, improvvisamente, quello spazio silenzioso e incontaminato diventa l'ombelico del mondo, sede di festini, cene in allegria e vitalità.
Ma come tutte le cose belle, anche questo stato di calma apparente è destinato a finire. Che succede quando l'allegro covo di fuggiaschi diventa oggetto di attenzioni indesiderate? Beh, semplice! Si ricorre alle Volpi Impiccate! E se neanche questo bastasse a tenere lontano il famigerato Siira, mosso dalla sete di vendetta? Hehe! Leggere per sapere!

Come altri lavori di Paasilinna, i protagonisti sono anime tormentate, che non riescono ad adeguarsi alle fin troppo strette convenzioni sociali e alle etichette loro imposte: la moglie di Remes si vergogna del mero grado di maggiore del marito, che non porta certo grandi entrate economiche e la relega a occupare un insignificante gradino sul podio dello status sociale; Naska non vuole arrendersi all'idea che gli anziani debbano per forza essere considerati rimbambiti e vuole vivere secondo le sue regole ' come del resto ha sempre fatto; Juntunen non riesce a rinunciare agli agi e al lusso, ormai avido e avaro schiavo dell'oro che si porta dietro da anni. Ma una seconda possibilità, per fortuna, non si nega a nessuno - e Paasilinna lo sa.
La critica alla società capitalista, al consumismo, ai modi e ai costumi dell'alta borghesia si evince nel linguaggio ironico e sarcastico - talvolta graffiante talvolta struggente - che sgretola i pregiudizi e i luoghi comuni sulla cultura finlandese. Ed è qui che entra in gioco il potere curativo della natura. Lontano dalla movida, dal caos, dalle luci accecanti, dal traffico di incontri e scontri quotidiano, perdersi nel silenzio e lasciarsi cullare dai suoni boschivi diventa curativo - anche se non si riesce a rinunciare proprio a tutti gli agi della vita di città.

Un altro argomento per cui il black humor non si risparmia, anzi, affila ulteriormente la penna di Paasilinna, è la guerra - o meglio, le guerre. La Finlandia infatti ha conquistato l’indipendenza dalla Russia nel 1917, e da allora, per ogni guerra scoppiata in Europa, i finlandesi sono stati chiamati a proteggersi dalla minaccia della nuova invasione russa e, inevitabilmente, dalla possibilità di occupazione da parte degli eserciti Alleati - non a caso, i riferimenti alla NATO e ai tedeschi non lasciano per nulla spazio a fraintendimenti.

Se non vi siete mai avventurati nel cuore di un bosco lappone nel pieno dell'eterna notte invernale, se l’aurora non vi ha mai sorpresi con i suoi colori, se non siete familiari con la storia e la cultura finlandesi, questo libro può rivelarsi sì difficile da comprendere senza cadere nel pregiudizio, ma sicuramente una grande opportunità per approfondire la conoscenza di paesaggi, tradizioni e pezzi fondamentali di vissuto finnico, descritti dal genio di uno degli autori più amati di sempre!