A review by mari_lace_reads_things
The Fowl Twins by Eoin Colfer

3.0

Artemis Fowl è una delle mie saghe preferite in assoluto. Scoprire l'esistenza di un sequel sui gemelli mi ha vagamente preoccupata, per quanto rivedere Artemis e gli altri non mi dispiacesse in linea teorica.
Fowl Twins ha alcuni degli elementi vincenti di Colfer: umorismo e un intreccio che funziona, per dirne due. Per me, però, non regge l'inevitabile confronto. (Seguono riferimenti ad AF e vaghi spoiler di questo romanzo; non tanto sugli eventi, ma commento i personaggi/parlo di chi appare.)
Myles Fowl è Artemis2, un giovane genio criminale che pretende di essere persino superiore ad Artemis (personalmente tutti gli esempi di questa "superiorità", tipo Myles che suggestiona Artemis nel sonno senza che lui se ne renda conto, mi hanno abbastanza irritata, ma questo immagino sia un problema mio).
Beckett Fowl viene presentato come il braccio del duo, quello che non pensa ma fa, ricoprendo in pratica il ruolo di Leale in questo romanzo. Solo che Leale è una guardia del corpo che si è addestrata per anni, Beckett un bambino prodigio che riesce a eseguire una complessa mossa "impossibile" da replicare così, a istinto, perché lui è Beckett e Beckett può. La facilità con cui sottomette decine di adulti presumibilmente addestrati almeno un minimo è ridicola – va bene la sospensione dell'incredulità, ma insomma.
E parlando di Leale: Artemis e Domovoi convenientemente sono su un razzo verso Marte, per nessun altro motivo se non che metterlo nello spazio era l'unico modo per togliere Artemis di mezzo e giustificare il suo non intervenire nelle avventure dei fratelli (Artemis. Un cadavere in buona salute. Nello spazio.), ma Juliet dov'è finita? Colfer ce l'ha per vizio di perdersi i personaggi, ma se posso passare sopra Minerva Paradizo, l'assenza totale della GUARDIA DEL CORPO DI MYLES E BECKETT si meritava almeno una frase di spiegazione. Il romanzo si apre sui gemelli da soli sulla spiaggia di famiglia, con i genitori in viaggio e Artemis nello spazio, ma non una parola su Juliet Leale. Al suo posto c'è TATA, un'intelligenza artificiale incaricata di proteggerli. Anche così, lasciare a vivere da soli due undicenni: yay for parenting.
Il personaggio che ho più apprezzato probabilmente è la specializzanda Lazuli, una creatura ibrida del Popolo che si ritrova coinvolta nell'avventura dei gemelli uscendone a fine romanzo molto cambiata.
L'avventura vera e propria non mi ha coinvolta molto, lo sviluppo in sé è stato abbastanza prevedibile, con qualche elemento interessante qua e là (tipo l'ACRONYMO, con le conseguenze di alcuni dei fatti di AF).
Nel complesso una lettura che può essere piacevole per passare il tempo, niente di eccezionale. Non sono interessata a leggere i due seguiti.