A review by ilaria_m
Iron Flame by Rebecca Yarros

adventurous emotional fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Dramma: 💧💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️🌶️ e 1/2

Secondo volume della serie più chiacchierata del 2023.

La prima parte di Iron Flame si concentra sul ritorno di Violet a Basgiath e sul post Resson. Tante le questioni in ballo: il rapporto con Xaden, la morte di Liam, come rapportarsi con i compagni a cui non può ancora raccontare la verità, oltre allla costante minaccia di chi ha tutto l'interesse ad eliminare i sopravvissuti. E' il raccordo necessario tra gli eventi di Fourth Wing e quello che verrà dopo, oltre a permettere di introdurre nuovi personaggi, la cui importanza nell'economia della storia potrà essere davvero valutata solo in futuro. La seconda parte è quella della progressione della trama, sia sul fronte rivoluzionario sia per quanto riguarda la guerra contro i venin.
Ciascuna parte potrebbe essere benissimo un libro a sè stante, e ammassare tutto in un unico volume, a mio avviso, è stata una mossa un po' azzardata. Il lettore deve metabolizzare tanti eventi e tante informazioni, e forse è troppo. Personalmente credo che sia stato fatto per creare hype per il prossimo volume, dato che Iron Flame si conclude con quello che potrebbe essere uno dei principali plot twist della serie. Fermarsi alla prima parte avrebbe significato non avanzare molto nella storia; compattare così tanto, però, ha portato ad un editing talvolta discutibile. 
Che Rebecca Yarros non brilli per originalità o che il suo stile sia tutt'altro che elaborato è evidente già in Fourth Wing; non capisco i "pentiti" che lo hanno amato il primo volume e ora criticano pesantemente Iron Flame se fosse cambiato chissacché (o forse in realtà li capisco: prendere le distanze dai successi commerciali aiuta sempre a dare un'immagine più intellettuale, no?). Molti plot twist sono intuibili, o per lo meno ci aspettiamo che ci sarà un plot twist, e possiamo anche immaginare di che tipo. Sono rimasta sconvolta dal finale? No, ma non vedo dove sia il problema. I personaggi secondari rimangono personaggi estremamente secondari, che non hanno mai un particolare approfondimento (diciamo pure che potrebbero essere tutti intercambiabili). Allo stesso modo, trattandosi del secondo volume in una serie di cinque, è abbastanza scontato che alcune questioni non potranno essere già risolte, o comunque si tenderà a girarci un po' attorno.
Questo preambolo mi permette di passare alla questione romance, che, in un fantasy romance, non può che essere prominente. Mettiamo subito le mani avanti: Violet continua a sbavare dietro Xaden e lui è sempre più sottone, e io li amo per questo! Battute a parte, inizialmente può sembrare che si stia menando il can per l'aia: nel finale di FW, Xaden si dice pronto a rivelare qualunque cosa a Violet pur di riconquistarne la fiducia e l'amore; all'inizio di IF, sembra quasi volersi rimangiare tutto: non può escludere che ci saranno cose che non potrà rivelarle, e starà a lei fare le domande; lui si limiterà a rispondere. Un po' capzioso, non è vero? Soltanto andando avanti verrà spiegato il perchè di questo apparente dietrofront, e più che cavilloso, lo definirei quasi paternalistico, anche se in effetti è stata la scelta giusta per rafforzare il loro rapporto. Xaden sembra capire Violet più di quanto non faccia lei stessa, e si rende conto che non è pronta a gestire l'impatto di tante rivelazioni tutte in un colpo. Probabilmente sarebbe stato molto più facile per lui gettarle addosso tutta la verità; lasciare che sia lei a decidere di sapere qualcosa solo quando davvero pronta, è molto più impegnativo. Violet comincia a realizzarlo solo quando, pur avendo la possbilità di fare delle domande, continuerà a temporeggiare, e capirà che a trattenerla è la paura delle risposte. Tra Xaden e Violet non c'è mai una vera miscommunication (al massimo vengono interrotti e non riescono a concludere un discorso), il che è qualcosa che apprezzo. Certo, si può notare una diversa maturità che in FW non si percepiva: Xaden guarda più avanti di Violet, che all'inizio sembra impuntarsi sul "non posso amarti se non mi fido di te, e non posso fidarmi se non condividi tutto con me", un tutto, tra l'altro, molto vago. E' una piccola nota stonata, considerato che anche per lui questa è la prima seria relazione amorosa, e che sia già così lungimirante è poco convincente; più verosimile una Violet che matura pian piano. Senza dubbio il rapporto tra Violet e Xaden evolve in IF, e lo fa in maniera positiva, proprio perchè c'è sempre un dialogo (rivoluzione e guerra permettendo). Se qualcosa non va, viene fatto notare, e soprattutto Xaden si ferma, chiede scusa, e evita di ripete il medesimo errore. 
L'entrata in scena di Cat, l'ex di Xaden, serve a mettere un po' di pepe, e secondo me ci sta; non è poi un qualcosa di così gratuito. 
Mi ha fatto male vedere Dain e Violet ricucire pian piano la loro amicizia, anche se, devo ammettere, ha senso che il tuo migliore amico di sempre non sia un vero bastardo, ma abbia commesso un errore, un gravissimo errore, senza però malizia, avendo semplicemente creduto in suo padre e in tutto quello che gli è sempre stato insegnato. E poi è proprio di Dain la migliore battuta di questo libro: "(...) dopo una dichiarazione del genere mi sarei innamorato di lui anche io", quindi un pochino l'ho perdonato anch'io.

Tirando le somme: Iron Flame continua sulla stessa strada di Fourth Wing; aver concentrato così tanto in un solo volume, lo rende leggermente meno fruibile del predecente, ma complessivamente mantiene la scorrevolezza e la capacità di avvincere il lettore. Hype giustificato? A mio parere sì, anche perchè l'hype non è una misura della bontà in senso assoluto di un'opera, ma della sua capacità di rispondere alle richieste del pubblico. I mesi che ci separano dal terzo volume ancora senza titolo saranno lunghi da sopportare.