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A review by lettore_sopravvalutato
Le montagne della follia by H.P. Lovecraft

4.0

Gitarella al Polo Sud

"Dopotutto, e rapportato ai loro parametri, non erano esseri malvagi: erano gli uomini di un altro tempo e un altro ordine biologico.
[...]
Scienziati fino all'ultimo, cos'avevano fatto che noi non avremmo fatto al posto loro? Dio, che intelligenza e tenacia! Si erano trovati faccia a faccia con l'incredibile, proprio come gli antenati raffigurati nei bassorilievi e che avevano dovuto affrontare prove poco meno fantastiche! Radiati, vegetali, mostri venuti dalle stelle: qualunque cosa fossero, erano stati uomini!"


"Gli Shoggoth erano entità informi e fatte di una gelatina viscosa che ricordava un agglomerato di bolle; quando assumevano un aspetto vagamente sferico, il diametro si aggirava sui cinque metri. In realtà cambiavano continuamente forma e dimensioni, ed erano in grado di sviluppare appendici temporanee e e di formare quelli che sembravano organi della vista, dell'udito e della parola a imitazione dei loro padroni."

"Tekeli-li, tekeli-li"

Romanzo breve rifiutato dalla celebre rivista Weird Tales, con il tempo si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto nell'ampio excursus di scritti con soggetto gli Antichi e il loro arrivo sulla Terra.
L'atmosfera di greve attesa che precede gli orrori cosmici sotto i ghiacci dell'Antartide è, molto probabilmente, il motore trainante di una storia letteralmente "contesa" tra neurodeliri descrittivi - altezze delle montagne che cambiano alla bisogna, descrizioni minuziose dell'attrezzatura, ripetizioni completamente accessorie della mitologia di riferimento (Necronomicon, scritti pnakotici, Tsathoggua) - e un'indubbia forza immaginifica a delineare il background delle entità chiamate in causa.
In tal senso, due aspetti rimangono impressi per modernità concettuale: il primo, l'intenzione di raccontare gli Antichi come una sorta di proto-umanità nelle intenzioni e attività di sopravvivenza (ben distanti, quindi, dal ritratto di mostri sanguinari e sbavanti); e, in ultima istanza, la catena alimentare - seconda parte del romanzo - a delineare un cambiamento di gerarchie nell'incedere delle ere.
La lettura rimane un must inossidabile per gli amanti della penna di Providence, ma è piuttosto sconsigliata come primo approccio all'autore per prolissità nonché una certa vaghezza descrittiva sotto il profilo tecnico-scientifico.