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outoftheblue14 's review for:
Endgame: The Calling
by James Frey, Nils Johnson-Shelton
All'inizio sembrava che fosse una copia malriuscita di The Hunger Games.
In realtà non c'entra quasi niente con quella serie. E' vero, ci sono dodici adolescenti che "giocano" (sarebbe meglio dire combattono) fino alla morte, e ne sopravvivrà uno solo... ma manca l'aspetto del reality show e della società distopica. In compenso, abbiamo l'elemento apocalittico della fine del mondo e gli alieni.
A dire la verità, se avessi saputo fin dall'inizio che gli alieni avrebbero avuto un ruolo importante non avrei mai preso in mano questo libro. Ho provato a ignorare la cosa e a concentrarmi sui protagonisti umani. E ho cercato di ignorare anche i nomi delle varie "stirpi"... anzi, l'intero concetto di "stirpe". Ho cercato di prenderlo più nel senso di "antenati e memoria collettiva" che non in quello di "razza"... perché le razze 1) non esistono dal punto di vista scientifico, e 2) se anche fossero esistite in passato, al giorno d'oggi sarebbero completamente mescolate.
Il punto di vista cambia continuamente, alternandosi tra i vari Giocatori. I personaggi sono comunque ben caratterizzati, ed è facile distinguere le diverse voci.
Personaggi preferiti: Sarah, Jago, Christopher, Chiyoko. Anche An, da un certo punto di vista.
Personaggi odiati: Maccabee, il ragazzino donghu col nome impronunciabile... Baitsa-coso.
Anche Chiyoko mi piaceva molto e volevo che vivesse. E An? Non ho capito bene se è vivo o morto... presumo fosse solo svenuto.
In realtà non c'entra quasi niente con quella serie. E' vero, ci sono dodici adolescenti che "giocano" (sarebbe meglio dire combattono) fino alla morte, e ne sopravvivrà uno solo... ma manca l'aspetto del reality show e della società distopica. In compenso, abbiamo l'elemento apocalittico della fine del mondo e gli alieni.
A dire la verità, se avessi saputo fin dall'inizio che gli alieni avrebbero avuto un ruolo importante non avrei mai preso in mano questo libro. Ho provato a ignorare la cosa e a concentrarmi sui protagonisti umani. E ho cercato di ignorare anche i nomi delle varie "stirpi"... anzi, l'intero concetto di "stirpe". Ho cercato di prenderlo più nel senso di "antenati e memoria collettiva" che non in quello di "razza"... perché le razze 1) non esistono dal punto di vista scientifico, e 2) se anche fossero esistite in passato, al giorno d'oggi sarebbero completamente mescolate.
Il punto di vista cambia continuamente, alternandosi tra i vari Giocatori. I personaggi sono comunque ben caratterizzati, ed è facile distinguere le diverse voci.
Personaggi preferiti: Sarah, Jago, Christopher, Chiyoko. Anche An, da un certo punto di vista.
Personaggi odiati: Maccabee, il ragazzino donghu col nome impronunciabile... Baitsa-coso.
Spoiler
Per quanto Christopher si sia comportato in modo stupido, per quanto abbia passato l'intero libro a farsi rapire, malmenare, usare come ostaggio, e a ripetersi "Avrei dovuto dare retta a Sarah e restarmene a casa mia", sotto sotto mi stava simpatico e non volevo vederlo morire. Quanto al triangolo amoroso tra lui, Sarah e Jago... niente da fare, tifavo per Jago. Però storco il naso quando un triangolo amoroso viene risolto dalla morte di uno dei contendenti. Anche se non è affatto detto che Sarah e Jago stiano insieme nel resto della serie.Anche Chiyoko mi piaceva molto e volevo che vivesse. E An? Non ho capito bene se è vivo o morto... presumo fosse solo svenuto.