A review by saradallapalma
Catching Fire by Suzanne Collins

adventurous emotional inspiring tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

2011: 4/5 (non ne sono sicura, mi era piaciuto però meno del primo)
2019: 4/5 (vlog: https://youtu.be/BBHh6JaTdUw)
2021: 4,5/5 (vlog: https://youtu.be/06s1-AlQPCI)

Continuano le avventure di Katniss Everdeen e questa volta, la nostra eroina è palesemente nei guai. In questo secondo libro, si entra di più nella politica di Panem, perché per quanto il libro sia comunque uno YA, Katniss è nel bel mezzo dell'inizio delle rivoluzioni. 
Il mio problema con questo secondo volume è come è strutturato. E' diviso in tre parti, ma queste sembrano tre parti di tre libri diversi. Tutte sono super interessanti, ma sono troppo corte per essere abbastanza approfondite. Personalmente, la prima e terza parte sono le mie preferite e avrei voluto leggere anche mille pagine.
Infatti, mi sarebbe piaciuto sapere di più su tutti i Distretti, non solo sul Distretto Undici. Secondariamente, questa seconda Arena è la mia preferita: è così geniale! Eppure, la vediamo così poco. Non sappiamo nemmeno cosa c'è in tutte le parti ed è un peccato.

In questo volume ho trovato una decrescita nel personaggio di Katniss in alcune parti, ma l'ho apprezzata lo stesso moltissimo. Nel primo libro, è sempre stato ovvio come Katniss fosse 'street smart' cioè sveglia, furba e riuscisse a cavarsela tranquillamente, soprattutto nell'Arena. In questo libro, invece, Katniss mi è sembrata un po' sottotono da questo punto di vista. L'ho vista migliorata, invece, nel suo rapporto con gli altri. Se nel primo libro è stata fredda con gli altri Tributi (praticamente non aveva fatto 'amicizia' con nessuno), qui si è aperta molto con tantissimi personaggi. L'ho trovata molto altruista e benevola e l'ho decisamente apprezzato.
Il mio odio per Gale in questo libro è aumentato e continuerà nel prossimo volume: non vedo l'ora (*inserire ironia*). Peeta, invece, mi è sembrato un po' troppo sdolcinato a tratti, però so che era lo stereotipo tipico di quegli anni. Però, appunto, a volte è too much.
In generale, mi è piaciuta molto come rilettura, anche di più delle altre volte.