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A review by blackjessamine
Il nipote del mago by Chiara Belliti, C.S. Lewis, Pauline Baynes
3.0
A circa dodici anni, lessi tutti e sette i libri de "Le cronache di Narnia" in un lasso di tempo, per l'epoca, sorprendentemente breve. Fu una passione bruciante ma velocissima: ad oggi, di questi sette volumi ricordo solo un leone, un topo e un cugino di nome Eustachio (solo perché questo nome mi faceva molto ridere, lo ammetto). Forse mi ricordo pure una fermata della metropolitana, ma niente di più.
Ora che posso sempre meno definirmi una ragazza, ma solo donna, mi ritrovo sempre più spesso a tornare alle storie della mia infanzia. Sindrome di Peter Pan, troppo lavoro che mi frigge i neuroni, bisogno di colmare certe incertezze... decidete voi.
Fatto sta che mi sono decisa a tornare nel regno di Narnia, ma devo dire che questo inizio non mi ha proprio entusiasmata: a parte i richiami biblici che, francamente, non sono esattamente la mia più grande passione, ho trovato le descrizioni un po' povere e le motivazioni dei personaggi (quelli grandi e potenti soprattutto) vagamente assenti.
In ogni caso si tratta di un volumetto introduttivo (o per lo meno, a discapito delle discussioni sul corretto ordine di lettura, io ho deciso di interpretarlo a questo modo), che ho letto praticamente in una sola seduta e mi ha lasciato addosso la voglia di affrontare anche i libri successivi, quindi direi che qualcosa di buono, qui, c'è.
Faccio un profondo respiro e mi preparo al tuffo nel famigerato armadio.
Ora che posso sempre meno definirmi una ragazza, ma solo donna, mi ritrovo sempre più spesso a tornare alle storie della mia infanzia. Sindrome di Peter Pan, troppo lavoro che mi frigge i neuroni, bisogno di colmare certe incertezze... decidete voi.
Fatto sta che mi sono decisa a tornare nel regno di Narnia, ma devo dire che questo inizio non mi ha proprio entusiasmata: a parte i richiami biblici che, francamente, non sono esattamente la mia più grande passione, ho trovato le descrizioni un po' povere e le motivazioni dei personaggi (quelli grandi e potenti soprattutto) vagamente assenti.
In ogni caso si tratta di un volumetto introduttivo (o per lo meno, a discapito delle discussioni sul corretto ordine di lettura, io ho deciso di interpretarlo a questo modo), che ho letto praticamente in una sola seduta e mi ha lasciato addosso la voglia di affrontare anche i libri successivi, quindi direi che qualcosa di buono, qui, c'è.
Faccio un profondo respiro e mi preparo al tuffo nel famigerato armadio.