A review by laefe
La casa sull'estuario by Daphne du Maurier

4.0

- 3 stelle e mezzo -
Il protagonista beve una pozione magica, si sposta dal XIX secolo al XIV, vede cose, ma può essere solo testimone, nessuno lo vede o lo sente. Finito l'effetto della pozione torna alla vita di tutti i giorni: marito di un'americana (è sempre importante specificarlo quando uno è inglese XD), patrigno di due marmocchi, in vacanza in una casa in Cornovaglia di proprietà del suo amico scienziato pazzo.
"La casa sull'estuario" mescola insieme un po' di "Outlander", un po' del Ken Follett de "I Pilastri della Terra", e quella fantascienza simpaticissima alla Wells. Una macedonia di cose che solo le care manine di Daphne potevano rendere appetitosa... All'inizio il gusto è strano, non sai che sapore stai sentendo, ma dopo un po' percepisci quello giusto, e vai avanti a cucchiaiate belle piene!
Metafore a parte, all'inizio quello che spiazza è che ci sono tanti viaggi nel passato, ma il protagonista non può far niente, e ti dici "e quindi?"... E quindi non è quello il punto, e, come il protagonista, anche noi ci perdiamo in storie passate dimenticando l'importanza del presente... e come lui, anche noi rimarremo spiazzati quando quest'ultimo reclamerà la sua importanza. Insomma, non una storia di viaggi nel tempo, ma una storia di ossessioni che ci allontanano dalla vita vera.
Quindi grazie Daphne, era buona!