A review by insomniacsun
Blood Over Bright Haven by M.L. Wang

dark emotional hopeful reflective fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

ML Wang, un nome una certezza: dopo questa lettura e The Sword of Kaigen, si conferma come autrice di cui leggerò i libri senza pensarci due volte.

La mia lettura è iniziata al quanto alla cieca, senza eccessive ricerche riguardo ai grossi temi affrontati dalla storia. Le alte aspettative e il mio eterno cinismo mi hanno reso un po' scettica sullo sviluppo adeguato della storia, soprattutto visti i ritmi del primo arco narrativo molto frettolosi e densi. 
Sono estasiata nel dire avevo completamente torto.

Tiran, città emblema dell'innovazione e cuore pulsante della civiltà, dimostra come il progresso avrà sempre un costo, che inevitabilmente viene pagato con il sangue. La grossa ferita che traspare nel corso della storia non viene sminuita con un misero cerotto di eccessivo eroismo e ingenua positività:
Sciona non diventa magicamente l'emblema dell'altruismo e amata dal popolo, Carra non cresce come bimba indifesa e innocente, e Thomil è chiaramente eroso da un decennio di maltrattamenti.
I personaggi appaiono così vivi e autentici, rispecchiando la realtà in cui vivono attraverso i loro difetti e le loro azioni non sempre sagge. 

Ho apprezzato particolarmente la fine di Sciona: fino all'ultimo ho temuto che il suo sacrificio sarebbe andato a cancellare il peso delle conseguenze delle sue azioni perdonando il fatto che per tutta la sua vita fosse parte del sistema oppressivo, a prescindere dalle difficoltà che ha dovuto affrontare lei stessa.
She had always belonged here among these insatiable men, her brothers in greed and ego. Her only distinction among these mages was that she was a more honest monster than any of them, and she would die an honest mage of Tiran: finely dressed and filthy-souled, taking with arrogance what was not hers to take.
E invece ML Wang decide di colpirmi con questo: una morente Sciona che accetta le sue colpe, che accetta di non essere poter assistere di persona al segno che ha lasciato sul mondo, che accetta di non essere riconosciuta da Tiran come il genio che il suo ego nutriva, che accetta di essere ricordata per aver perseguito la verità solo da Thomil e Carra. 
Come posso non adorare un personaggio del genere.

Si nota come l'autrice rispetti il lettore, in quanto non usa il banale elemento shock rivelando informazioni senza fondamento, e preferisce far fiorire i temi trattati attraverso le esperienze dei personaggi e conversazioni organiche tra di loro(looking at you Babel). 

Mi trattengo dal dare il punteggio pieno per il ritmo troppo veloce iniziale: trovo che alcuni momenti emotivi molto intensi abbiano perso parte del loro impatto per l'eccessivo susseguirsi di avvenimenti. 

Detto questo, blood over bright haven mi ha dato nuova speranza con la ricerca di fantasy di mio gusto in grado di trattare tematiche serie in modo realistico e rispettoso, e per questo devo molto alla Wang. Non vedo l'ora di leggere altro dalla sua brillante mente.   

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