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tanci 's review for:
La maschera di Nō
by Camille Monceaux
Questo libro per me è stato un 5 stelle mancato.
E' ambientato nel giappone del 1600 e narra la storia di Ichiro un bambino orfano allevato da un super esperto samurai che lo addestra giorno e notte alla via della spada. Tutta la parte iniziale è stupenda, il rapporto tra lui e il samurai ma soprattutto con la vecchia domestica OBA che lo protegge e lo ama come fosse suo figlio. Peccato che poi succedono degli eventi abbastanza sfortunati (per usare un eufemismo) e la storia prende una piega che proprio non mi è piaciuta.
Tutta la parte centrale fino a poco prima del finale mi ha annoiato un sacco, la storia si è discostata dal filone principale, nonostante fosse chiaro che il percorso di Ichiro rappresenta una crescita personale necessaria, l'ho trovata però poco attraente e noiosa.
Ho dato 3 stelle e mezzo perchè comunque l'ambientazione è stupenda, la scrittura è perfetta e darei un premio alla scrittrice (che non è giapponese) anche solo per la ricerca e lo studio che ha fatto per arrivare ad ambientare una storia nel giappone antico...e poi le note a pie di pagina sono una chicca!
Leggerò il seguito, la spada dei sanada, che sono sicuro mi piacerà più del primo perchè da come finisce questo libro intuisco che nel secondo la parte noiosa del teatro non sarà presente e si andrà avanti con la storia "vera"
E' ambientato nel giappone del 1600 e narra la storia di Ichiro un bambino orfano allevato da un super esperto samurai che lo addestra giorno e notte alla via della spada. Tutta la parte iniziale è stupenda, il rapporto tra lui e il samurai ma soprattutto con la vecchia domestica OBA che lo protegge e lo ama come fosse suo figlio. Peccato che poi succedono degli eventi abbastanza sfortunati (per usare un eufemismo) e la storia prende una piega che proprio non mi è piaciuta.
Tutta la parte centrale fino a poco prima del finale mi ha annoiato un sacco, la storia si è discostata dal filone principale, nonostante fosse chiaro che il percorso di Ichiro rappresenta una crescita personale necessaria, l'ho trovata però poco attraente e noiosa.
Ho dato 3 stelle e mezzo perchè comunque l'ambientazione è stupenda, la scrittura è perfetta e darei un premio alla scrittrice (che non è giapponese) anche solo per la ricerca e lo studio che ha fatto per arrivare ad ambientare una storia nel giappone antico...e poi le note a pie di pagina sono una chicca!
Leggerò il seguito, la spada dei sanada, che sono sicuro mi piacerà più del primo perchè da come finisce questo libro intuisco che nel secondo la parte noiosa del teatro non sarà presente e si andrà avanti con la storia "vera"