A review by fr_eddie
Il sogno della macchina da cucire by Bianca Pitzorno

4.0

Un libro che è stato una coccola, Bianca mia nonna, il mio albero genealogico.

Una storia molto dolce, al femminile, in cui quasi ogni capitolo racconta di una storia diversa (Ester e il conte Rizzaldo (cognome appropriato ma lui cesso che preferiva l'erede), i vestiti da Parigi, la Miss americana, Assuntina e Zita e la signora Licina che vuole le botte)

Una storia molto dolce ma al tempo stesso importante, in cui la protagonista ci fa capire che, nonostante si possa cercare di essere onesti e buoni in tutti i modi, i ricchi, i signori, possono fare sempre quello che vogliono. Per questo si deve restare uniti e non smettere di lottare contro le ingiustizie.

La macchina da cucire che diventa legante della storia, nata dall'amicizia con la marchesina, importante nei suoi lavori, con cui ha conosciuto Guido e con cui è riuscita a salvarsi dalle accuse.

"Di semplice cucitrice a mano magari no, aveva risposto trionfante il mio difensore, ma nella sentenza da lui ricordata le autorità della nostra regione avevano autorizzato la meretrice taldeitali a farsi cancellare dai registri della Polizia per cessazione d’attività grazie al fatto, e soltanto a quello, che possedeva una macchina da cucire."

Davvero una bella storia, la scrittura dolce e scorrevole, ma l'unica cosa storta è stato l'epilogo. Dopo tante pagine di amore mi vuoi dire che tutta la storia è di cinquant'anni prima? Che Guido è morto? Mi vuoi distruggere il cuore proprio a bastonate.
L'uomo che mi fa "ti aspetterò ogni giorno. Ti aspetterò ogni ora." Non mi può morire così. No. Bianca dammi amore che nella mia vita già ce n'è poco.

Il libro sarebbe potuto durare altre cento pagine, la scrittura bellissima, unica pecca l'epilogo che, anche se sensato, poteva essere molto diverso. Però lo accettiamo lo stesso (i nipoti di Assuntina che chiamano la sartina nonna è stato un colpo al cuore io boh)

Lo consiglierei? Sì, Bianca è una cucciola e la amo e anche se era dolce questo libro era anche realistico e sensato. Tanti bacini.